Il cuore gioca un ruolo cruciale nell’insorgenza dell’ictus cerebrale, essendone la fibrillazione atriale una delle principali cause. Ma non tutti sono a conoscenza di questo legame pericoloso e A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), in occasione di aprile, mese della prevenzione, intende sensibilizzare le persone sull’importanza di non sottovalutare lo stretto rapporto tra cuore e cervello.
Da sapere che la fibrillazione atriale è un’aritmia cardiaca che colpisce nel nostro Paese circa 1 milione di persone ed è la causa di circa il 20% degli ictus ischemici.
Chi è affetto da fibrillazione atriale, FA, vede aumentare di 4 volte il rischio di ictus tromboembolico, che risulta generalmente molto grave e invalidante perché l’embolo che parte dal cuore chiude arterie di calibro maggiore, con un danno ischemico a porzioni più estese di cervello. Questa forma di ictus, infatti, determina una mortalità del 30% entro i primi tre mesi dall’evento e lascia esiti invalidanti in almeno il 50% dei pazienti.
Risulta quindi di fondamentale importanza ‘intercettare’ il più rapidamente possibile le persone con FA e stabilire una terapia anticoagulante per ridurre il rischio di ictus, una volta effettuata la diagnosi.
Trattare la fibrillazione atriale è dunque tra le più efficaci strategie preventive che si possono attuare per mettere al sicuro il cervello dal rischio di avere un ictus.
Ma, oltre a tenerla sotto controllo, con pressione arteriosa, colesterolo, glicemia e non fumando, è bene non consumare alcolici in eccesso, non fare uso di droghe, e nel contempo svolgere un’attività fisica moderata e costante. Inoltre, seguire una dieta sana ed equilibrata riducendo il sale negli alimenti, monitorando il proprio peso, fanno parte di quelle poche, semplici indicazioni, determinanti per la prevenzione dell’ictus cerebrale.
Modificare il proprio stile di vita, curando alcune patologie che ne possono essere causa, significa effettuare una prevenzione attiva alla portata di tutti, mettendo in atto tutte le strategie necessarie per evitare l’ictus e le sue conseguenze.
Ha rimarcato in proposito Andrea Vianello, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv, ed egli stesso colpito da ictus qualche anno fa, che l’80% di tutti gli episodi che portano alla malattia, “potrebbe essere evitato ed è fondamentale partire proprio dalla individuazione delle condizioni sulle quali si può intervenire, grazie a opportune modifiche nel proprio stile di vita e tenendo adeguatamente sotto controllo le patologie che ne possono essere causa”.