ROMA, 18 LUGLIO – Nell’Unione Europea, “il 27% della popolazione sopra i 16 anni vive con una qualche forma di disabilità. Parliamo di 101 milioni di persone, ossia un adulto su quattro. In Italia, questa percentuale si traduce in 4 milioni di cittadini. Questi numeri non sono semplici statistiche: sono vite reali, persone che affrontano quotidianamente sfide enormi.

Eppure, l’UE, che si vanta di essere un faro di diritti umani e inclusione, non ha né un Commissario né un’Agenzia dedicata alla disabilità”. In una nota il Consiglio Nazionale Terzo Settore di Federcontribuenti stigmatizza quanto l’Unione Europea non sia attenta al problema della disabilità facendo un appello alla Presidente Metsola.

” Come è possibile – si chiede Federcontribuenti – che un’istituzione che si autocelebra come paladina dei diritti e dell’inclusività possa ignorare in modo così evidente una fetta così consistente della sua popolazione? Forse perchè ha altre priorità. Tipo quella di servire gli interessi della NATO, rispondendo prontamente alle incessanti richieste di armamenti in una retorica bellicista che, è sotto gli occhi di tutti, ha preso il sopravvento sulle esigenze umane fondamentali”.

La mancanza di un Commissario o di un’Agenzia sulla disabilità all’interno dell’Ue, si legge nel documento-appello a Metsola,  “è un chiaro segnale di disinteresse e di priorità mal riposte”.  Questa negligenza non è solo una questione burocratica; è una questione di dignità umana. “L’Unione Europea è stata in grado di creare un sistema complesso e articolato per rispondere alle emergenze militari e alle richieste della NATO – continua la nota – ma non riesce a strutturare un supporto adeguato per chi vive con disabilità. Uno squilibrio che rappresenta una macchia indelebile sulla reputazione dell’UE come entità politica e sociale”.

Federcontribuenti rileva inoltre come “l’assenza di una figura politica dedicata alla disabilità rappresenta non solo un fallimento istituzionale, ma anche un tradimento dei princìpi fondamentali sui quali l’UE è stata fondata. Ed è semplicemente inaccettabile che 101 milioni di persone siano trattate come cittadini di serie B, invisibili agli occhi dei potenti che decidono le sorti del continente. È ora che l’UE prenda sul serio la questione della disabilità. È necessario istituire immediatamente – conclude Federcontribuenti – un Commissario o un’Agenzia dedicata, con risorse adeguate e poteri effettivi per affrontare le sfide che queste persone affrontano ogni giorno”. 

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