Inizia oggi (18 novembre) la World AMR Awareness Week – WAAW, la settimana mondiale sull’uso consapevole degli antibiotici promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il tema scelto per quest’anno, che si tiene dal 18 al 24 novembre, è “Educare. Sostenere. Agire ora” e rappresenta l’occasione per aumentare la consapevolezza e la comprensione della resistenza antimicrobica (AMR) e promuovere le migliori pratiche tra le parti interessate per ridurre l’emergenza e la diffusione di infezioni causate da agenti resistenti agli antimicrobici. Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità è riportato che “L’evento rappresenta l’occasione per aumentare la consapevolezza e la comprensione della resistenza antimicrobica (AMR) e promuovere le migliori pratiche tra le parti interessate per ridurre l’emergenza e la diffusione di infezioni causate da agenti resistenti agli antimicrobici. Sul sito dell’OMS è possibile consultare la guida completa che fornisce le informazioni chiave e idee su come aderire e partecipare.
Sempre dal sito del OMS si apprende che oggi 18 novembre nell’ambito della WAAW si svolge anche la Giornata europea degli antibiotici, la “European Antibiotic Awareness Day – EAAD“, un’iniziativa europea di sanità pubblica coordinata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), che fornisce supporto per le campagne nazionali sull’uso prudente degli antibiotici nell’UE/SEE mettendo a disposizione materiali ed eventi per la giornata.
Molte le iniziative organzzate in tutto il mondo, in Italia in occasione di questa Settimana l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) organizza il 20 novembre 2024 presso la propria sede un evento dal titolo “La resistenza agli antimicrobici: nuovi dati ed evidenze dalla sorveglianza alla ricerca”, per contribuire all’azione di promozione del contrasto dell’AMR e presentare i risultati delle sorveglianze dell’AMR e delle infezioni correlate all’assistenza (ICA), coordinate dall’ISS. L’evento si terrà in presenza e in streaming. Per maggioi informazioni consultare il sito dell’ISS.
(Fonte sito ISS)