Il polpaccio, e più precisamente la sua misura, acquista un nuovo ruolo per valutare lo stato di salute degli anziani, più efficiente delle altre misure corporee prese al braccio o all’addome. Se la muscolatura è ridotta e poco allenata cresce il rischio di cadute, disabilità, ricoveri, complicazioni postoperatorie, progressione di malattie croniche e così, oltre a una riduzione significativa della qualità di vita, diminuisce anche la sopravvivenza.
È stato messo a punto uno speciale ‘nastro’ misuratore, che tenendo conto dell’età e del genere, indica se la muscolatura è adeguata per invecchiare in salute.
Se la circonferenza del polpaccio è inferiore a 30 centimetri negli uomini e 28 cm nelle donne, la probabilità di morte per tutte le cause, nei 10 anni successivi, è tre volte più elevata.
La soluzione? Interventi mirati al rinforzo della massa muscolare, non rinunciando al movimento e allo sport.
Ma non solo, per contrastare la perdita della funzionalità muscolare bisogna dormire bene con una adeguata quantità di ore. Gli esperti infatti hanno evidenziato un’associazione negli over 65 tra carenza di tessuto muscolare e insonnia che, riducendo la sintesi proteica, comporta un indebolimento del muscolo.
Tutto questo è stato argomentato da due studi, uno già pubblicato sulla rivista Experimental Gerontology, l’altro in corso di pubblicazione. Se ne è parlato nel corso del 69° Congresso della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), in corso a Firenze fino a sabato 13 dicembre.