I risultati allarmanti contenuti nel 3° Rapporto dell’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza mostrano la necessità di ripensare le partnership per la salute e arricchire il dibattito sulla sanità integrativa.

ROMA – La Fondazione RiES ETS propone la terza edizione del Rapporto che misura l’Indice di Vicinanza alla Salute che prende in esame l’andamento di 72 indicatori organizzati in 22 dimensioni di indagine. Obiettivo: verificare come stiano cambiando le dinamiche, i servizi e le condizioni di salute dal 2010 ad oggi. Uno sforzo di ricerca culminato nel 3° Rapporto di ricerca intitolato ‘Nuove proporzioni: sinergie per la salute in un mondo trasformato” presentato alla Sala Zuccari del Senato su iniziativa della senatrice Ylenia Zambito.

Dopo la pandemia, anche la trasformazione climatica e l’evoluzione dello scenario geopolitico hanno posto nuovi carichi sul sistema produttivo, sociale e di salute. Proprio la Salute è l’elemento che ne esce maggiormente trasformato: i dati mostrano livelli che si assestano su valori stabilmente più bassi rispetto al pre-pandemia sia in termini di isolamento, disgregazione delle relazioni sociali, vulnerabilità economica delle famiglie, sostenibilità e omogeneità territoriale.

La resilienza in molti ambiti del sistema ad oggi non si è realizzata e la ripresa è ancora incerta e frammentata: il sistema salute ha subito una trasformazione che sembra irreversibile e costringe a ripensare il suo impianto dalle fondamenta.

Nella rilevazione 2024 l’indice di vicinanza della salute tocca il suo minimo storico con 84 punti perdendo 16 punti rispetto al valore base di 100 punti fissato per il 2010, anno di partenza della rilevazione. Si è scesi così di altri 2 punti rispetto alla rilevazione 2023 in cui si registravano 86 punti.

Le dimensioni di indagine “Isolamento” e “Coesione sociale” dopo il tonfo del 2020 dovuto alle restrizioni imposte dalle misure di distanziamento si attestano, con valori pressocchè stabili dal 2022 ad oggi, rispettivamente a 82 punti e 88 punti.

La dimensione di indagine “Fragilità economica” della popolazione dal 2019 non riesce più a superare gli 80 punti e si attesta stabilmente a 79 punti.

La dimensione di indagine “Sostenibilità” risulta in peggioramento costante anno dopo anno e quest’anno fa segnare il suo minimo storico a 83 punti, rispetto ai 100 del 2010.

Il sistema salute sotto l’impatto della crisi pandemica, della transizione climatica, delle crisi geopolitiche non è tornato alle sue condizioni originali, ma ha subito una trasformazione profonda, apparentemente irreversibile. “A oltre tre anni dalla cessazione dello stato di emergenza da Covid-19 nel nostro Paese, i dati elaborati dall’Osservatorio sulla ‘Vicinanza della salute’ evidenziano -spiega la senatrice Ylenia Zambito– una mancata ripresa dei valori prepandemici su molteplici dimensioni di indagine, con una tendenza a stabilizzarsi su livelli inferiori, suggerendo di trovarci di fronte ad un sistema che ha subìto un impatto significativo ed ha modificato i suoi connotati in maniera stabile”.

Nelle parole di Duilio Carusi, Coordinatore scientifico dell’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione RiES e Adjunct Professor Luiss Business School, “Non c’è più tempo ne’ risorse per accanirsi a cercare di fare cose vecchie in modo nuovo, dobbiamo ripensare il sistema con modelli integrati e sinergie concrete tra tutti gli attori della salute. La ‘Vicinanza della salute’ rappresenta uno strumento per identificare le priorità di intervento e favorire il dialogo tra componenti diverse del sistema salute e può costituire un nuovo paradigma utile nella strutturazione delle politiche, del pensiero e dell’azione affinché nessuno venga lasciato indietro”

Nel corso dell’evento è intervenuto anche il Vicepresidente del Fasi, l’Ing. Fabio Pengo, il quale ha evidenziato come sia essenziale “portare la voce del Fasi – e degli altri fondi sanitari– al di fuori delle sedi tradizionali nelle quali il dialogo sulla sanità integrativa è stato limitato per troppo tempo. Oggi, in questa splendida sede, abbiamo l’opportunità concreta di arricchire il dibattito e di contribuire attivamente alla costruzione di un sistema salute più sinergico e sostenibile.”

L’ing. Pengo ha inoltre evidenziato il ruolo dei fondi sanitari integrativi nel portare la salute più vicina ai lavoratori. In particolare, ha sottolineato come “Sin dalla sua istituzione nel 1978 , il Fasi abbia riconosciuto il valore sociale della prevenzione, ponendosi l’obiettivo di informare, assistere e sensibilizzare i propri assistiti affinché assumano un ruolo attivo e responsabile nella tutela del proprio stato di salute. Oggi questa azione prosegue, attraverso 17 pacchetti di prevenzione gratuiti, concepiti per intercettare precocemente le patologie a elevato impatto invalidante, contribendo così al miglioramento della qualità della vita degli assistiti stessi”

Durante i lavori tra le proposte di priorità nella pianificazione strategica nazionale avanzate dalla Fondazione RiES sono emersi i seguenti punti:

  • Il contrasto al crescente isolamento individuale della popolazione
  • La promozione della coesione sociale e intergenerazionale
  • L’abilitazione di nuove figure professionali caregiver per accompagnare l’evoluzione del burden of disease della popolazione over 65
  • La maggiore integrazione del 2° pilastro e del welfare integrativo nel sistema di salute nazionale
  • Il potenziamento delle infrastrutture relativamente alle voci Trasporti e Abitare per favorire la coesione sociale e territoriale
  • Lo sviluppo delle infrastrutture alla voce Acqua sia per contrastare la crescente crisi idrica, sia per mitigare gli effetti dei sempre più numerosi eventi meteorologici estremi

Sono intervenuti ai lavori:

  • Ylenia Zambito – Segretario della 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), Senato della Repubblica
  • Fabio Pengo – Vicepresidente, FASI
  • Paolo Marini – Presidente, Fondazione RiES
  • Massimo Angelelli – Direttore Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute, CEI
  • Christine Brown – Head European Office for Investment for Health and Development, WHO
  • Kim Dalla Torre – Global and Americas Health Leader, EY
  • Duilio Carusi – Coordinatore Osservatorio Salute Benessere e Resilienza, Fondazione RiES e Adjunct Professor, Luiss Business School
  • Simona Camerano – Responsabile Scenari Economici e Strategie Settoriali, CDP 
  • Americo Cicchetti – Direttore Generale della Programmazione sanitaria, Ministero della Salute
  • Stefano Masini – Capo area Ambiente e Territorio, Coldiretti
  • Bernardino Petrucci – Vice Presidente, FASDAC
  • Guido Quici – Vice Presidente, CIDA
  • Barbara Gobbi – Il Sole 24 Ore Sanità    
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