“Il buon giorno si vede dal mattino”, così recita un famoso proverbio, locuzione più che appropriata per ricordare la Giornata Mondiale dell’Obesità, calendarizzata il 4 marzo. A ricordarlo e sottolineare l’importanza di una giusta alimentazione sin dai primi anni di vita di una persona sono i consigli degli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma – OPBG, una delle massime strutture a livello internazionale dedicata alla salute dei neonati e dei bambini.

In una nota stampa si legge che – In Italia, un bambino su tre è obeso o in sovrappeso, una condizione che rappresenta una delle principali emergenze sanitarie, sia nei Paesi industrializzati, sia in quelli in via di sviluppo. Anche nei casi meno gravi, il sovrappeso può provocare complicanze metaboliche già in età pediatrica, compromettendo la qualità di vita e aumentando il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e ipertensione-.

Fa molto riflettere che l’Italia, patria del buon cibo e di alcuni prodotti esportati in tutto il mondo e che in molti tentano di imitarli, sia al secondo posto in Europa per sovrappeso e obesità dei bambini e bambine nella fascia di età tra i 7 e i 9 anni.

La famiglia ha un ruolo molto importante nella crescita dei figli perché, come spiegano gli esperti dell’OPBG “anche un lieve eccesso di peso può provocare problemi come steatosi epatica (fegato grasso), alti livelli di insulina, trigliceridi e colesterolo, ipertensione e sindrome metabolica”.

Per questo il pediatra è una figura molto importante ed ha un compito chiave nell’individuare fin da subito queste condizioni e indirizzare il bambino verso percorsi specializzati di educazione alimentare e attività motoria, spiega il dottor Danilo Fintini, specialista in Endocrinologia dell’OPBG. «Per contrastare il fenomeno del sovrappeso e dell’obesità – sottolinea – è necessario affrontare il problema il più precocemente possibile. Per favorire una crescita sana non servono diete, ma stimoli a cambiare lo stile alimentare e di vita in generale”. Il dottor Fintini mette in parallelo l’importanza dell’attività fisica con la giusta ed equilibrata nutrizione, “i bambini e gli adolescenti – dice – dovrebbero dedicare almeno 30-60 minuti al giorno al movimento, ridurre la sedentarietà a meno di tre ore al giorno e svolgere attività sportiva almeno due volte a settimana”. Il consiglio importante che il dottore rivolge ai genitori, affinché un bambino possa seguire una dieta equilibrata, sta nell’importanza che tutta la famiglia cambi il regime alimentare altrimenti non si possono ottenere dei buoni risultati. Solo nel 2024 presso l’OPBG sono stati seguiti quasi 1400 bambini tra sovrappesi e obesi.

L’obesità è una vera e propria patologia, chi ne soffre non sempre ne è consapevole e propenso a intraprendere percorsi per affrontarla. Il più delle volte il problema ha radici nel contesto familiare e sociale. Spiega la dottoressa Chiara Carducci, dell’unità operativa di Psicologia del OPBG “Il supporto psicologico è fondamentale, interveniamo fin dall’inizio per comprendere il vissuto del bambino rispetto al proprio corpo e individuare le dinamiche emotive che lo portano a mangiare in modo errato. Inoltre, lavoriamo con la famiglia per aiutarla a organizzarsi meglio e a supportare il bambino nel percorso di cambiamento”.

RESILIENT: UN PROGETTO DI RICERCA PER CURARE L’OBESITÀ

Al Bambino Gesù è in corso un progetto di ricerca dedicato ai bambini tra i 6 e gli 11 anni il cui scopo è quello di migliorare le cure per contrastare il sovrappeso e l’obesità e infantile. Il progetto propone un intervento terapeutico personalizzato e globale che integra alimentazione, attività fisica e training sociale e cognitivo. Il Progetto Resilient, finanziato dall’unione Europea con fondi PNRR (PNRR-MAD-2022-12376459), è coordinato dalla dottoressa Melania Manco dell’unità di ricerca di Medicina predittiva e preventiva e dalla dottoressa Deny Menghini responsabile dell’unità operativa semplice di psicologia.

Il percorso dura 8 settimane e coinvolge un team di esperti composto da medici, nutrizionisti, psicologi, chinesiologi e infermieri. Il programma prevede per tutti i partecipanti un piano nutrizionale personalizzato e un programma di esercizio fisico guidato da esperti, finalizzato a migliorare la gestione del peso in modo sano e duraturo.

La sperimentazione prevede anche un percorso di training cognitivo con esercizi interattivi al computer per migliorare sia le abilità di memoria che di autocontrollo e lo svolgimento di attività ludiche di gruppo per stimolare la socialità e le interazioni con i pari. L’aspetto innovativo del progetto è il coinvolgimento attivo delle famiglie finalizzato a rendere parte integrante della vita quotidiana le nuove abitudini alimentari e comportamentali.

(Fonte Ufficio Stampa OPBG)

Shares
Abilita le notifiche OK No grazie