TRIESTE – Via libera all’unanimità dalla III Commissione consiliare al programma triennale degli interventi per il contrasto alla solitudine e alla promozione dell’invecchiamento attivo.
Il programma, in linea con gli obiettivi della legge regionale in materia, si propone di valorizzare il ruolo delle persone
anziane nella comunità, promuovendo la loro partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale, facilitando percorsi
di autonomia e di benessere e, al contempo, contrastare il fenomeno della solitudine nelle fasce di popolazione più fragile.
Interventi, questi, necessari in una regione – come è emerso dalla relazione presentata dalla Giunta – in cui vi è un
invecchiamento progressivo della popolazione.
Il Friuli Venezia Giulia si colloca, infatti, al secondo posto, dopo la Liguria, tra le regioni italiane per incidenza locale
della popolazione anziana sul totale: ogni cento persone con meno di 15 anni, ve ne sono più del doppio (244,21) over 65. L’età media è, invece, pari a 48,5 anni. Inoltre Trieste, Udine e Gorizia sono tra le prime 25 province italiane più vecchie in
termini di età media della popolazione.
Dagli ultimi dati, relativi al 2018 – è stato fatto sapere – emerge che, per quanto riguarda l’indice di invecchiamento attivo
che misura il livello in cui le persone anziane vivono vite indipendenti, partecipano ad attività sociali e hanno lavori
retribuiti, il Fvg occupa l’ottavo posto nella classifica per occupazione e fattori ambientali per l’invecchiamento, il quinto
per vita indipendente, salute e sicurezza e il quarto per partecipazione attiva alla vita sociale.
L’esperienza
Nel triennio precedente vi è stato, inoltre, un maggiore coinvolgimento dei vari portatori di interesse alle attività del
Tavolo regionale interdirezionale per l’invecchiamento attivo e il contrasto alla solitudine, e sono stanziati contributi a
sostegno di progetti ad hoc per una somma pari a 1.695.353 euro.
Tra le varie azioni messe in campo dalla Regione Fvg, una maggiore diffusione del progetto Diecimila passi di salute,
screening della popolazione anziana a rischio di fragilità, l’attivazione di punti di facilitazione digitale con l’obiettivo
di fornire assistenza agli utenti over 65 con brevi corsi formativi e la realizzazione di iniziative innovative di
coabitare sociale che hanno portato a un totale di 239 alloggi dislocati sul territorio regionale, con ulteriori interventi
ancora in corso di realizzazione.
Il futuro
Anche nel prossimo triennio, dunque, – è stato fatto sapere in Commissione – la programmazione regionale si svilupperà in
continuità con quella precedente, riproponendo alcune azioni già messe in campo.
Unanimità
Il piano programmatico è stato, quindi, accolto con favore sia dalla Maggioranza sia dall’Opposizione: i consiglieri hanno
sottolineato quanto questo sia un tassello importante a sostegno delle fasce di popolazione più fragili.
Dal Gruppo Misto e da alcuni esponenti del Pd è stata rimarcata la necessità di investire maggiormente sui piani di zona
territoriale e di dare più attenzione ai centri diurni, nonchè di investire anche su una più ampia tipologia di solitudine.
È stato inoltre chiesto se rispetto agli obiettivi del triennio precedente ci siano delle novità significative.
La Direzione, in chiusura, ha fatto sapere che gli obiettivi del piano triennale avranno una declinazione più puntuale nel piano
annuale e che si terrà conto dei nuovi decreti-legge in materia, con un focus sulle Case di comunità.