Finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito delle iniziative Inequalities Research – Generare conoscenza per ridurre le disuguaglianze, è iniziato il Progetto Intrecci: è un percorso di prevenzione oncologica per le persone con disabilità. Obiettivo: limare le disuguaglianze di accesso alla diagnosi precoce di tumori tra le persone più vulnerabili. Un’inclusione che passa attraverso le cure sanitari facili per tutti.

Il progetto è guidato da Cristina Renzi, Professoressa Associata di Igiene e Medicina Preventiva presso Università Vita Salute San Raffaele, Milano, e Principal Clinical Research Fellow presso University College London-UCL.

L’approccio del progetto Intrecci è integrato e multidisciplinare, legato anche a strumenti operativi nuovi e corsi di formazione per il personale sanitario, nonché la collaborazione con le associazioni delle persone con disabilità.

Al momento questo progetto collettivo muove i primi passi in Lombardia. Tra gli elementi messi in atto: Analisi epidemiologiche sui dati sanitari e oncologici regionali, in collaborazione con ATS Milano; interviste qualitative con pazienti, caregiver e operatori sanitari per esplorare ostacoli e opportunità nella diagnosi precoce, in collaborazione con i clinici dell’IRCCS Ospedale San Raffaele; valutazione dell’ambiente costruito dei centri di screening e diagnosi secondo il principio del Design for All, grazie al contributo del Politecnico di Milano; sviluppo di un intervento multidimensionale e policy brief per migliorare l’accessibilità e l’equità dei servizi di diagnosi e cura, con la collaborazione di LEDHA (Lega per i diritti delle persone con disabilità APS), DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance, ovvero un modello di “Assistenza medica avanzata alle persone con disabilità”) e Accademia Lombarda di Sanità Pubblica.

Per saperne di più: ilprogetto.intrecci@gmail.com. (immagine by Freepik)

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