In occasione del 26 giugno, giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, l’abuso di droghe non arretra, anzi. La Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2025 (realizzato dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio) evidenzia da un lato una piccola diminuzione del consumo di droghe, dall’altro un aumento delle morti per cocaina e un incremento di nuove sostanze psicoattive (NPS), sempre più potenti: quasi 80 sono state identificate nel corso del 2024. Altro elemento preoccupante è però un vero e proprio boom di uso di psicofarmaci antidepressivi senza prescrizione, consumati in particolar modo dalle ragazze.

Da rilevare poi che, nonostante la diminuzione di cui si diceva prima, è decisamente precoce l’accesso ai consumi. Più di un terzo dei ragazzi ha provato cannabis prima dei 14 anni, e il 36% afferma di poterla reperire facilmente.

Nel complesso, partendo dai dati rilavati tramite lo Studio ESPAD®Italia 2024 che ha coinvolto 20.201 studenti tra i 15 e i 19 anni, si stima che nel 2024 quasi 910 mila giovani in questa fascia di età, pari al 37% della popolazione studentesca, abbia consumato una sostanza psicoattiva illegale almeno una volta nella vita e 620 mila studenti, sempre tra i 15 e i 19 anni (25%), ne abbia fatto uso nel corso dell’ultimo anno.

La cannabis resta la sostanza più diffusa (21%, in calo rispetto al 22% del 2023), e la primaria per il 13% degli utenti in carico presso i Servizi Dipendenze Patologiche (SerD). Da evidenziare è inoltre il significativo aumento della concentrazione di THC nei prodotti a base di hashish, la cui potenza è quadruplicata dal 2016 (dal 7% del 2016 al 29% del 2024), soprattutto nelle formulazioni di nuova generazione e nei liquidi utilizzati per le sigarette elettroniche.

La cocaina si conferma una delle droghe con il maggiore impatto sanitario e sociale in Italia. Nel 2024, il 35% dei decessi direttamente accertati per intossicazione acuta letale è stato attribuito a questa sostanza, percentuale che risulta in progressivo aumento nel corso degli anni e che ha raggiunto, proprio nel 2024, il suo massimo storico. Nel 2024, per la prima volta, il numero di decessi direttamente attribuiti alla cocaina/crack (80 casi), accertati dalle Forze dell’Ordine, è infatti risultato equivalente a quello legato all’assunzione di eroina/oppiacei (81 casi). Inoltre, la cocaina è responsabile del 30% dei ricoveri ospedalieri legati a droghe (costante rispetto al 2023). Tra gli utenti in carico presso i SerD, il 23% fa uso di cocaina come sostanza primaria e il 3,3% di crack (cocaina base). Ancor più di alcol e tabacco, la cocaina è inoltre la sostanza più frequentemente associata al policonsumo.

Rimane poi l’allarme per l’uso di sostanze psicoattive, le cui composizioni sono sempre più “creative”. Oltre a quelle conosciute ne arrivano altre più micidiali, come la “cocaina rosa”, una combinazione di MDMA (ecstasy) e ketamina generalmente sotto forma di polvere di colore rosa, nella quale possono essere presenti anche altre sostanze psicoattive e agenti di taglio.

A destare preoccupazione è anche la tendenza in crescita al gioco d’azzardo tra i giovani: circa 1milione e 530 mila ragazzi, pari a circa il 62% degli studenti, riferisce di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita, mentre oltre 1milione e 420 mila ragazzi lo hanno fatto nell’ultimo anno, facendo registrare nel 2024 il dato più alto di sempre. (immagine by Freepik)

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