La settimana del glaucoma, dal 12 al 18 marzo 2023, ha l’obiettivo di sensibilizzare su questa malattia degli occhi che danneggia il nervo ottico ed è legata ad elevati valori della pressione dell’occhio stesso: è la principale causa di cecità irreversibile nel mondo. Colpisce circa 1 milione di persone in Italia, ma è ancora troppo sottovalutata. Individuarla in tempi utili è essenziale. “Vivi senza macchia: metti in chiaro la tua vista” è il messaggio scelto dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB Italia Onlus) proprio per questa settimana particolare, per ricordare a tutti che anche malattie capaci di togliere la vista e rendere ciechi possono essere contenute e curate grazie ad una diagnosi precoce rivolgendosi al medico oculista.

Su questo versante, uno studio internazionale (“The effect of citicoline oral solution on quality of life in patients with glaucoma: the results of an international, multicenter, randomized, placebo-controlled cross-over trial”, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista  internazionale Graefe’s Archive for Clinical and Experimental Ophthalmology) dà speranza a chi è colpito da glaucoma: la citicolina, assunta in soluzione orale, ne migliora la qualità di vita, in particolare delle persone affette da glaucoma ad angolo aperto, la tipologia più diffusa.

Ma che cos’è la citicolina? Si tratta un precursore della fostatidilcolina, componente principale delle membrane delle cellule nervose. Molecola dall’attività di neuroprotezione, è nota soprattutto per la sua capacità di incrementare le capacità cognitive e per questo studiata nelle patologie del sistema nervoso centrale.

In passato, diversi studi clinici hanno dimostrato come l’uso continuativo di questo neuroprotettore, in soluzione orale, in aggiunta alla terapia ipotensiva, rallenti la progressione del danno al campo visivo nei pazienti con glaucoma. Ma questo studio, per la prima volta, ne ha valutato l’effetto di miglioramento di vita, obiettivo principale della terapia del glaucoma, secondo le linee guida internazionali dettate dalla European Glaucoma Society.

Il trial clinico, concluso nel 2022, è stato condotto in cinque centri ospedalieri europei, sotto la guida del professor Luca Rossetti, Ordinario di Malattie dell’Apparato Visivo dell’Università degli Studi di Milano e direttore della Clinica Oculistica dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano. Per l’Italia, ha partecipato anche il professor Gianluca Manni, Ordinario di Oftalmologia dell’Università Tor Vergata di Roma.

La sperimentazione ha riguardato 155 persone con glaucoma ad angolo aperto, con danno bilaterale al campo visivo. I pazienti già farmacologicamente stabilizzati con ipotensivi in collirio sono stati trattati con citicolina in soluzione orale o placebo. I dati raccolti, a sei mesi dall’inizio della terapia, con la citicolina in soluzione orale, hanno dimostrato i risultati positivi, prima supposti e quindi confermati. Questo significa, nella quotidianità delle persone coinvolte, una più agevole gestione delle attività giornaliere, come camminare, leggere, guidare e fare la spesa, quindi in una maggiore autonomia.

Per il professor Rossetti, “il trial rappresenta una novità assoluta, in quanto si tratta del primo studio clinico controllato vs placebo finalizzato a valutare l’effetto di un trattamento medico volto a migliorare la qualità della vita correlata alla visione nei pazienti glaucomatosi, un indicatore importante nella gestione del paziente”. Ha aggiunto: “L’esito dell’analisi ha raggiunto importanti risultati, con valori più significativi nei pazienti che, all’inizio della sperimentazione, dichiaravano una qualità della vita correlata alla vista più compromessa. Siamo molto soddisfatti, in occasione della Settimana Mondiale del Glaucoma, di poter portare questo messaggio positivo alle persone affette da glaucoma, ma vorremmo rivolgere un invito a tutti a non sottovalutare l’importanza di una diagnosi precoce, fondamentale per individuare quanto prima il giusto percorso di cura”.

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