Può un algoritmo aiutare contro il tumore, in particolare del colon-retto, attivando farmaci contro enzimi ‘officina’ che riparano le cellule tumorali? Sembra proprio di sì, grazie a un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, vicino Torino insieme a quelli dell’IFOM di Milano. Gli specialisti hanno infatti messo a punto un algoritmo di nuova generazione (chiamato HRDirect), che permette di analizzare, in modo molto più semplice rispetto agli algoritmi attualmente disponibili, i dati genetici dei pazienti con tumore del colon-retto, a partire da organoidi o cellule, e di selezionare coloro che potrebbero beneficiare della terapia sperimentale a base di PARP-inibitori, proteina che ripara il DNA delle cellule tumorali. Ed è un trattamento già approvato e utilizzato per i tumori ovarici, del pancreas, della prostata e della mammella.
Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista NPJ Precision Oncology.
Il team di ricerca è stato un lavoro di squadra, che ha visto la partecipazione di molti specialisti diversi, dai biologi ai bioinformatici, che prima ha portato al perfezionamento dell primo algoritmo sviluppato per il tumore del colon-retto, chiamato HRDetect, fino ad arrivare alla realizzazione di un algoritmo di nuova generazione, HRDirect, che appunto potrebbe identificare i pazienti da sottoporre alla terapia a base di PARP inibitori. Questi ultimi sembrano essere stati efficaci in un gruppo selezionato di pazienti che presentano un’alterazione specifica nel sistema di riparazione del DNA, chiamata BRCAness. Si calcola che questo gruppo di pazienti rappresenti circa il 13% del totale di quelli colpiti dal tumore del colon-retto.
Riuscire a sapere in anticipo quali di questi pazienti possano beneficiare o meno del trattamento a base di inibitori di PARP non è affatto semplice, per tale ragione questo algoritmo e la ricerca ad esso collegata è di fondamentale importanza per avanzare contro la sconfitta di questa patologia. Potrebbe essere in tal senso, sostengono i ricercatori, un vero e proprio tallone d’Achille.
Da ricordare che il tumore del colon è una delle neoplasie più diffuse al mondo, contemplata nell’elenco dei cosiddetti “big killer”, cioè le forme di cancro che uccidono di più.
I numeri stimano che nel 2023 le nuove diagnosi di tumore del colon-retto siano state circa 50mila, un numero inferiore solo ai nuovi casi di cancro al seno (circa 55.900).