Al Policlinico di Sant’Orsola di Bologna la pet therapy entra nel reparto di ginecologia oncologica: dottori a quattro zampe a supporto delle pazienti operate per tumore. Un sostegno in più per le donne lì in cura, grazie ai cani del progetto chiamato appunto “Pet therapy” che ogni martedì entrano in reparto per accompagnarle in attività ludiche, di rilassamento e per farsi coccolare, diminuendo i livelli di stress.

Le dottoresse Rucola, Gilda, Aria e i dottori Speedy e Terence sono i nomi di questi “medici” molto particolari che non indossano il camice ma che con il loro morbido pelo regalano benessere e un po’ di serenità alle pazienti.

I cani (due shih tzu, un amstaff, un jack russel e un meticcio) opportunamente addestrati e coadiuvati da operatori esperti che ogni martedì mattina per due ore faranno visita alle pazienti del reparto.

Il progetto è voluto e co-finanziato dall’Associazione Loto Odv, attiva contro i tumori ginecologici, in collaborazione con l’Associazione ChiaraMilla che lavora secondo linee guida nazionali e normative regionali vigenti. Tutti i pet sono in possesso di idoneità sanitarie realizzate dal medico veterinario dell’equipe esperto in IAA, cioè Interventi Assistiti con gli animali.

Il progetto ha trovato il convinto sostegno del prof. Pierandrea De Iaco, direttore del reparto, e del suo staff, che ha accolto la possibilità di estendere anche alle donne con diagnosi di tumori ginecologici i vantaggi di questo tipo di interventi assistiti con animali, la più conosciuta pet therapy.

“Per le donne in cura, l’animale diventa motivo di attesa e di gioia, creando momenti di distrazione positiva e relax. Questa relazione gratificante non solo riduce stress e ansia, ma offre un importante supporto emotivo, promuovendo un atteggiamento più positivo verso le cure. Interventi di IAA creano anche opportunità di interazione sociale, offrendo alle pazienti momenti felici da condividere con famigliari, altre pazienti e personale medico “, spiega la dottoressa Anna Myriam Perrone, chirurgo dell’unità operativa di ginecologia Oncologica, che ha ricordato inoltre come “l’interazione con gli animali consente pure al personale medico di svolgere le proprie attività in un ambiente più sereno, facilitando le cure e migliorando la qualità dell’assistenza”.

Le visite dei dog-tori oltre a coccole e giochi prevedono anche momenti dedicati all’accudimento degli animali da terapia, che risultano attività rilassanti per le pazienti.

“Il momento in cui una donna riceve una diagnosi di tumore e si trova a dover affrontare il percorso di cure oncologiche è estremamente delicato e carico di sfide emotive e fisiche. Durante questo periodo è essenziale mettere in atto strategie efficaci per alleviare il trauma e lo stress associati alla malattia e alle sue cure. Un percorso di Educazione Assistita con Animali può svolgere un ruolo fondamentale in questo contesto”, ha sottolineato Sandra Balboni, presidente Loto Odv.

Nella foto, momenti di pet therapy nello scatto di Paolo Righi.

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