Aprile dà il via alla nuova campagna di sensibilizzazione sull’ictus da parte di A.L.I.CE. Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale): #sepotesseroparlare. Ovvero, gli oggetti non parlano, ma i segni dell’ictus dicono molto.
Insomma, avete proprio capito bene. Oggetti di uso quotidiano si trasformano in protagonisti metaforici di una narrazione che accende la consapevolezza sull’ictus. Ogni oggetto diventa testimone di ciò che sta accadendo, un segnale che – se compreso in tempo – può fare la differenza tra la vita e la disabilità permanente. Con questa campagna di sensibilizzazione (che durerà otto settimane sulla pagina fc dell’associazione, grazie al contributo non condizionante di Boehringer Ingelheim), A.L.I.Ce. Italia Odv dà voce all’inanimato che può sottolineare un evento di ictus. Certo, il problema più grosso è saperli ascoltare, questi oggetti, così familiari e presenti nella nostra quotidianità. Sono loro che assumono un ruolo attivo, diventando specchi della realtà e amplificatori di un messaggio urgente: riconoscere i sintomi è fondamentale per agire tempestivamente.
Il concept della campagna gioca sulla sorpresa e sulla consapevolezza: “E se gli oggetti potessero parlare, cosa direbbero?”. La risposta è chiara: i segni dell’ictus parlano già da soli, bisogna solo saperli ascoltare e riconoscerli tempestivamente.
Gli oggetti scelti non sono casuali: ognuno di loro ricalca e dà forma ai quattro segnali chiave della regola FAST, aiutando a riconoscere i sintomi e a intervenire in tempo:
- (F) Face – Lo specchio riflette un volto asimmetrico, rivelando il primo segnale d’allarme. Quando metà del viso non risponde, è il momento di agire.
- (A) Arms – Il bicchiere diventa inafferrabile, il braccio non fa più presa. Se un arto perde forza all’improvviso, il segnale è chiaro.
- (S) Speech – Il telefono diventa un interlocutore senza risposta: la voce esce confusa, le parole si spezzano, il messaggio non arriva chiaro. Come se fosse la linea disturbata, ma il problema è un altro.
- (T) Time – L’orologio scandisce inesorabilmente il tempo che passa, ricordando che ogni secondo perso può compromettere il futuro.
“Obiettivo della nostra Associazione e di questa campagna in particolare è di sottolineare l’importanza del riconoscimento tempestivo dei sintomi dell’ictus, promuovendo nella popolazione la capacità di agire prontamente e contattare il 112 senza indugi” dice con forza Andrea Vianello, presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv.
Per saperne di più: www.aliceitalia.org .