Un documento importante che pone al centro le persone con disabilità: è la Carta di Solfagnano del G7 Inclusione e Disabilità.

Prende il nome dalla dimora nobiliare di Perugia dove si sono riuniti i responsabili dei vari paesi che si occupano dell’argomento. In 13 pagine e otto capitoli sono stati fissati gli intenti comuni che saranno adottati ispirati alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità

 È soprattutto un impegno dei paesi partecipanti al G7 di porre con attenzione il tema dell’inclusione e della disabilità nella loro agenda politica.

Inclusione, anche nel lavoro, e accesso nelle varie declinazioni della società in condizioni di pari dignità sono i due punti fondamentali. Ma non solo. C’è l’autonomia, l’obiettivo cioè di raggiungere una vita autonoma e indipendente, poi i talenti e la loro valorizzazione, nonché la tecnologia, un aiuto prezioso per superare tante barriere. Il che è possibile anche sviluppando sport e cultura.

Senza dimenticare la dignità per una esistenza con servizi appropriati a favore di chi vive la disabilità e la prevenzione in ogni condizione, anche per le emergenze di origine climatica.

Soddisfatta la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, pure per lo scambio di esperienze tra le nazioni.

E la carta di Solfagnano, il 18 ottobre, è stata consegnata a Papa Francesco che ha sottolineato: “Un mondo più inclusivo è quello dove ogni persona può vivere pienamente e contribuire alla crescita della società”.

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