ROMA – “Nessuno qui è presidente ma spingiamo tutti nella stessa direzione: Colturazione nasce con l’intento di promuovere azioni utili al cittadino ed alla comunità, come la presentazione di una revisione costituzionale per la sanità del futuro”. Angelo Lucarella nell’incontro a Roma nella sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, con il sostegno del Presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera, Nazario Pagano, ha sottolineato i punti principali della proposta di Colturazione. Si parte dalla parola Salute che dev’essere scritta a fianco della parola Lavoro, come principio fondamentale su cui si basa la Repubblica. Si passa a poi ad una serie di proposte pratiche: stop ai livelli essenziali delle prestazioni a favore dei livelli crescenti ed omogenei su tutto il territorio nazionale; divieto di limitare le cure sanitarie in base al reddito o alla provenienza; Reperimento ed allocazione delle risorse sanitarie in deroga al fondo perequativo delle Regioni; Stop al potere concorrenziale delle Regioni in materia di Salute; Si al potere normativo primario dello Stato e secondario territoriale; Priorità decisionale in Corte Costituzionale per la materia sanitaria in ragione della compatibilità con altre… Infine, da non sottovalutare, l’importanza dell’introduzione del sorteggio per la nomina dei dirigenti sanitari onde evitare la politicizzazione degli incarichi; riaffermare la dignità universale del servizio sanitario nazionale e l’ideazione del Servizio sanitario universale europeo. Dopo il saluto dell’on. Presidente Pagano, che ha ribadito l’importanza dell’iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica ai temi della sanità, così delicati oggi, il dibattito condotto dalla giornalista Sabrina Cavezza ha visto gli interventi dei coordinatori di Colturazione: Antonio Lattanzio (Puglia), Morena Luchetti (Marche), Antonio Squarcella (Foggia), Luca Conserva (Taranto), Giulietta Marangi (Marina Franca) e Mary lenti (Grottaglie). Particolarmente sentito l’intervento del co fondatore di Colturazione Francesco Schittulli cui Angelo Lucarella, nelle conclusioni, ha reso grazie ricordando che il movimento non è un partito e vuole anzitutto portare avanti le istanze delle comunità e della cittadinanza che spingono dal basso perché la salute sia tutelata meglio, con le risorse adatte e senza sprechi, in modo da consentire che l’invecchiamento della popolazione non produca solo più malati ma una longevità attiva e serena.

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