ROMA, 13 NOVEMBRE – Il nuovo Presidente dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici-AIIC è Umberto Nocco, direttore della Struttura Complessa di Ingegneria Clinica presso l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale dei Sette Laghi di Varese. Nocco è stato eletto al termine dell’Assemblea dei Soci di AIIC all’interno del 20° Convegno Nazionale in corso di svolgimento online. Con lui sono stati eletti i componenti del Nuovo Consiglio direttivo 2020-2023: per l’Area pubblica sono stati eletti Carmelo Minniti (Reggio Calabria), Gianluca Giaconia (Napoli), Leo Traldi (Mantova); per l’area privata Francesco Pezzatini (Firenze), Alberto Lanzani (Cremona) e Danilo Gennari (Milano); nel Consiglio sono poi stati eletti come probiviri Emilio Chiarolla (Roma) e Paolo Pari (Torino). Farà parte del nuovo Direttivo anche Lorenzo Leogrande, come Past-President dell’Associazione.
Laureato nel 1999 presso il Politecnico di Milano ed inserito dal 2002 nell’organico dell’A.S.S.T. dei Sette Laghi (già Azienda Ospedaliera e Fondazione Macchi Varese), Nocco ha svolto attività di docenza presso il Policlinico di Milano, la LUISS di Roma, l’Università Statale di Pavia, l’Università dell’Insubria di Varese. Ha collaborato come membro di commissioni sulle tecnologie sanitarie con il Ministero della Salute e la Regione Lombardia; è anche autore di numerose pubblicazioni su riviste indicizzate italiane e internazionali.
“Diventare presidente AIIC in un momento così complesso e dopo un Convegno nazionale così stimolante è sicuramente una grande responsabilità per me”, ha dichiarato Umberto Nocco, “Ma non sono solo, perché il Nuovo Direttivo dell’Associazione mi supporterà in questo compito. Negli ultimi anni abbiamo lavorato duramente tutti insieme, in primis il presidente uscente Lorenzo Leogrande, per dare agli ingegneri clinici un prestigio ed un ruolo di alto profilo nella gestione delle tecnologie sanitarie nel nostro Paese. Adesso ci aspetta la sfida più impressionante: assicurare a tutti gli italiani che la nostra professione è saldamente in prima linea e non arretrerà di un passo nella lotta a questa pandemia attraverso tutti gli strumenti tecnologici che sono a disposizione delle nostre competenze. Desidero per questo riaffermare la necessità che gli ingegneri clinici siano presenti da subito nella CTS e nelle cabine di regia nazionali e regionali, affinché il governo delle tecnologie sia assicurato sempre e ovunque al massimo grado di competenza e programmazione”.