Entra nel vivo il confronto tra la ministra alle disabilità, Erika Stefani e la Federazione Italiana Superamento Handicap, Fish.
La Stefani ha incontrato una delegazione della Federazione, come era stato richiesto durante il primo appuntamento interlocutorio che si era tenuto lo scorso 19 febbraio negli uffici del dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
All’incontro hanno preso parte, oltre al presidente nazionale della Fish, Vincenzo Falabella, Mario Alberto Battaglia (collegato in video-conferenza), Antonio Cotura, Silvia Cutrera, infine, Benedetta De Martis, tutti componenti della giunta della Federazione.
Sono stati tanti i temi messi sul tavolo della discussione: lavoro, salute, scuola, questioni di genere e pari opportunità. Su quest’ultimo punto, in particolare, è stato chiesto a Stefani di riprendere la mozione che era stata presentata da alcuni deputati, atto parlamentare che aveva impegnato il precedente governo Conte ad adottare iniziative per contrastare efficacemente la violenza, i maltrattamenti e gli abusi perpetrati in danno delle persone con disabilità, con il dovere di dedicare maggiore attenzione alle donne, quali vittime di discriminazione multipla. Non soltanto. Predisponendo azioni finalizzate a rimuovere gli ostacoli e i limiti esterni che tuttora si frappongono ad una loro piena inclusione nel tessuto sociale; in sostanza, integrando le politiche pubbliche in tema di parità di genere con quelle relative alla protezione e l’inclusione sociale delle persone con disabilità; tra cui assumono particolare rilevanza tutti quei programmi volti a garantire, sul piano sanitario, pieno accesso alle prestazioni e ai trattamenti da parte delle donne con disabilità, in condizioni di uguaglianza con gli altri cittadini e in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.
Al centro della discussione vi è stata, complessivamente, la necessità della riforma del sistema di welfare, da attuare a partire dalle risorse messe a disposizione dal Recovery Fund e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, cioè, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19.
E, all’interno di questa, la necessità di intervenire nel mondo del lavoro. Già, «perché sono cinque anni che attendiamo che le “Linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità” previste dal decreto legislativo n. 151 del 2015, vengano concretamente applicate», hanno ribadito dalla Fish: «per questo ci aspettiamo che anche il ministro del lavoro, Andrea Orlando, così come ha fatto oggi la ministra per le disabilità, Erika Stefani, possa ascoltare le nostre proposte costruttive. Così come ci auguriamo che il neo ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, ci convochi presto per confrontarci su come far sì che la scuola diventi, realmente, un luogo dove gli alunni e alunne con disabilità possano essere accompagnati degnamente alla vita adulta, ed essere così inclusi nel mondo del lavoro e nell’intera società. E tutto ciò sarà possibile proprio se vi sarà convergenza di idee e di programmi tra i due dicasteri: disabilità e istruzione. E per entrare nel merito delle nostre proposte per migliorare la governance scolastica, infine, soltanto se sarà istituita una nuova classe di concorso per gli insegnanti di sostegno».
Grande attenzione, comunque, è stata dedicata durante l’incontro alla questione sanitaria e non poteva esserlo altrimenti, data la pandemia. In questo senso, la delegazione Fish ha insistito chiedendo chiarimenti sulla disponibilità dei vaccini, dopo le comunicazioni ufficiali già inviate nelle settimane scorse al Commissario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri e al riconfermato Ministro della Salute Speranza. Missive, queste, tuttora rimaste senza alcuna risposta.

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