In linea con i dati sulla resistenza degli anticorpi al virus, la validità del green pass sarà prorogata da 9 a 12 mesi. Il Comitato tecnico scientifico si è mostrato favorevole alla scelta, che anche dal punto di vista logistico consente di organizzare con meno affanno il cammino verso una terza dose apparentemente certa per i sanitari e via via per le categorie più fragili.

«Le prime vaccinazioni nel mondo sono iniziate circa 10 mesi fa – aveva anticipato Franco Locatelli, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico -. Non essendoci a oggi evidenza che vi sia una sostanziale perdita dell’effetto protettivo offerta dall’immunizzazione nei primi vaccinati, la scelta di prorogare la scadenza a 12 mesi trova una solida base».

«Abbiamo dati che ci dicono che l’immunità in chi è vaccinato arriva almeno a 12 mesi, il che vuol dire che la stragrande maggioranza degli italiani e sanitari farà una dose di richiamo annuale, e quindi è verosimile pensare che sia giusto estendere il Green pass a un anno – ha fatto presente l’infettivologo del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti -. Però va fatto immediatamente perché ci sono alcuni che sono stati vaccinati a dicembre e che dovrebbero ricevere una dose tra settembre e ottobre». La proroga evita quindi questo gap: la novità verrà introdotta con un emendamento al decreto sugli obblighi legati al certificato verde che verrà portato in Parlamento per la conversione il 6 settembre.

 

Di Alice Preziosi

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