Cessa dal 1° aprile lo stato di emergenza sanitaria che ha accompagnato le diverse fasi della pandemia e volgono a conclusione anche il sistema a colori delle Regioni, l’esperienza del Commissario Straordinario e, in generale, l’organizzazione vista finora. La gestione della campagna vaccinale sarà affidata ad un’Unità speciale che potrà contare su parte del personale dell’ex Commissario e su altre risorse umane del Ministero fino a inizio 2023, quando il tutto sarà affidato al Ministero della Salute.  

Cosa cambia dal 1° aprile per chi viene contagiato? L’isolamento rimane per chi è positivo al Covid-19, fino all’accertamento della guarigione con test antigenico o molecolare. Cambiano, però, le disposizioni previste per i contatti stretti, che a prescindere dallo stato vaccinale, non saranno più obbligati alla quarantena: la richiesta è di applicare il regime di autosorveglianza, che consiste “nell’obbligo di indossare la FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno”. L’eventuale tampone andrà effettuato solo alla “prima comparsa di sintomi” e, “se ancora sintomatici, al quinto giorno dall’ultimo contatto”. Con circolare del Ministero della salute verranno definite le modalità attuative.

Alleggerite, in parallelo, anche le regole per nidi, asili e scuole, con un ruolo maggiore per l’autotest: dal 1° aprile, fino alla conclusione dell’anno scolastico 2021-2022, la didattica a distanza è prevista solo per chi è positivo. Gli altri restano in classe, indipendentemente dall’aver effettuato o meno il vaccino. Con “almeno quattro casi di positività” si applicherà il regime di autosorveglianza per dieci giorni previsto in caso di contatti (con FFP2 e tampone alla prima comparsa dei sintomi). Il tampone potrà anche essere effettuato in autosomministrazione: in questo ultimo caso, l’esito negativo del test viene attestato con una autocertificazione.

Fino al 30 aprile resta l’obbligo di FFP2 per aerei, navi, treni a lunga percorrenza, autobus inter-reginali, per il trasporto pubblico locale, regionale, scolastico, per funivie e cabinovie, per spettacoli in sale e locali di musica, per eventi e competizioni sportive. Sempre fino al 30 aprile resta l’obbligo di mascherine al chiuso, così come in discoteche (tranne quando si balla) e nelle scuole.

Segnato, poi, il percorso per la progressiva eliminazione del Green Pass (base e rafforzato). Dal primo aprile decade l’utilizzo per accedere a: servizi alla persona, pubblici uffici, servizi postali, bancari, finanziari e attività commerciali. Mentre, fino al 30 aprile, servirà il GP Base per mense, ristorazione al chiuso (al banco o al tavolo), a eccezione di alberghi, per concorsi pubblici, corsi di formazione, eventi e competizioni sportive all’aperto. Ne resta l’obbligo per aerei, navi, treni ad alta percorrenza, autobus inter-regionali, autobus a noleggio con conducente.

Una novità, che era stata già anticipata, riguarda poi gli over 50, per i quali resta in vigore l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno, sanzioni comprese, ma per accedere al lavoro verrà richiesto solo il GP base. Per il personale scolastico senza vaccino viene esclusa l’attività in aula. Il green pass rafforzato, da vaccinazione o guarigione, sarà invece richiesto per: piscine e palestre al chiuso, convegni e congressi, centri culturali, sociali e ricreativi, al chiuso, feste, sale da gioco, sale da ballo, spettacoli e competizioni al chiuso.

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