Il nostro ordinamento riconosce un’assistenza sociale degli stati di bisogno, previsto dall’art. 38 della Costituzione: “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale”. 

Il primo istituto dell’assistenza sociale previsto è l’invalidità civile. La definizione di invalido civile si rintraccia nella l.118/1971: “Si considerano mutilati ed invalidi civili i cittadini affetti da minorazione congenita che abbaino subito una permanente riduzione della capacità lavorativa in misura non inferiore ad un terzo, se si tratta di persone comprese tra i 18 e i 65 anni oppure se si tratta di minori di anni 18 o di soggetti ultrasessantacinquenni se abbiano difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età”.

I benefici previsti sono:

  • invalidità >34%, prestazioni protesiche, ortopediche, ecc
  • invalidità >45%, iscrizione alle liste per il collocamento mirato
  • invalidità >66%, esenzione dal ticket sanitario
  • invalidità >=74%, assegno mensile di invalidità
  • invalidità =100% pensione di inabilità
  • invalidità =100% non deambulante o non autosufficiente, indennità di accompagnamento.

Ma come si ottiene l’invalidità civile? Prima di tutto, l’interessato dovrà recarsi dal proprio medico, che redigerà un certificato nel quale si riconosce l’invalidità dovuta a particolari condizioni d’infermità:

  • affetto da malattia neoplastica (tumore);
  • affetto da patologia in situazione di gravità;
  • affetto da patologia di competenza Anffas (disabilità intellettiva o relazionale).

Il professionista deve poi specificare che la domanda è inviata ai fini del riconoscimento delle seguenti condizioni (ne può indicare più di una):

  • handicap;
  • invalidità;
  • cecità;
  • sordità;
  • disabilità.

In ultimo luogo, deve specificare l’esistenza di problematiche connesse ad un eventuale spostamento del disabile, per richiedere, eventualmente, la visita medica domiciliare.

Una volta trasmesso il certificato all’Inps in via telematica, il medico deve rilasciare un’attestazione, con il numero di protocollo assegnato dal sistema. L’interessato, una volta fissata la data della convocazione, deve poi presentarti all’appuntamento, davanti alla commissione medica, perché siano effettuati gli accertamenti sanitari richiesti. La commissione medica per l’invalidità è detta Cmi, commissione medica integrata: si tratta della commissione medica locale Asl integrata da un medico dell’Inps.

Se il soggetto viene riconosciuto come invalido civile, può ricevere determinate agevolazioni che variano in base alla percentuale d’invalidità. Se non lo trova valido, il soggetto interessato può fare ricorso giudiziario all’interno del quale il giudice nomina un nuovo consulente per valutare la situazione. 

Perchè lo Stato prevede un istituto come l’invalidità civile? La Costituzione italiana intende tutelare la dignità umana con uno spirito di solidarietà di tutti i cittadini nei confronti di coloro riconosciuti meritevoli di tutela per effetto di minorazioni congenite o acquisite. 

Per altre informazioni, https://www.inps.it/prestazioni-servizi/come-richiedere-un-sostegno-economico-per-invalidita-civile 

 

 

 

 di Alice Preziosi

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