BOLOGNA – Nell’ambito dell’Expo Sanità al convegno “Evoluzione dei servizi per la non autosufficienza tra residenzialità e domiciliarità”, dopo il saluto del ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente dell’Anaste Sebastiano Capurso ha ricordato i due anni trascorsi nel sacrificio e nell’abbandono da parte delle istituzioni, di fronte al problema pandemia, del sostegno alle strutture per anziani e Rsa in particolare.

Ha sottolineato come l’Assistenza domiciliare non sia la panacea di tutti i mali, specialmente stante la carenza attuale grave del personale medico e infermieristico, dove invece in prima istanza occorre intervenire subito. Segnalata la situazione odierna, Capurso si è anche soffermato sulla necessità di spostare l’attenzione, grazie ai fondi del PNRR, dal sistema troppo ospedalocentrico italiano al potenziamento di strutture come le Rsa che appunto sono presidi sul territorio già pronti per rispondere alle esigenze di resilienza di cui tanto si parla.

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