La Luiss Business School ha presentato nella sede romana di Villa Blanc il nuovo “Modello Italiano per la Gestione del Rischio in Sanità militare”. Il Modello MIGeRiSM ideato e proposto dall’Università Luiss, noto già per l’applicazione del risk management in vari campi, si specializza dunque non solo per la sua applicazione preventiva e formativa a livello sanitario, ma nella Sanità Militare, dove – come ha detto in apertura Raffaele Oriani, Dean della Luiss Business School – il rischio clinico necessita come materia di studio ed approfondimento continuo, stante l’escalation di emergenze, urgenze e situazioni critiche (come ad esempio anche la pandemia che ha visto e vede l’apporto delle forze militari in prima linea). Non solo, ma come ha poi sottolineato Stefano Mezzopera, Coordinatore esecutivo del Comitato tecnico scientifico MIGeRiS, c’è ora uno strumento puntuale e preciso per formare nuove figure specializzate nella gestione del rischio sanitario. E questo vale nei corpi dell’Esercito e della Marina (erano presenti il Gen. Carlo Catalano direttore generale del Policlinico Militare “Celio” e l’Amm. Isp. Riccardo Guarducci capo del Corpo Sanitario della Marina Militare); dei Carabinieri e dell’Aeronautica militare Italiana. Il Modello riguarda infatti a livello operativo ben 35 figure professionali specializzate nella Gestione del Rischio nella Sanità Militare.
L’importanza di salvare vite umane nelle situazioni più difficili richiede oggi personale formato, competente e professionale e tutto questo deve iniziare proprio da chi l’esempio lo dà ogni giorno con il suo lavoro, ha aggiunto il Ten. Gen. Nicola Sebastiani, Ispettore Generale della Sanità Militare. Mentre ha approfondito il “ruolo della sanità militare in epoca pandemica e l’importanza degli aspetti di governance clinica” il Contrammiraglio Antonio Dondolini Poli, Capo del I Reparto Politica e Organizzazione Sanitaria dell’Ispettorato generale della Sanità militare.
Infine, dopo l’esempio operativo ospedaliero illustrato da Renato Pizzuti, Direttore generale AORN “Moscati” di Avellino, l’incontro si è concluso con un augurio di buon lavoro a tutti i presenti da parte dell’on. Federico Gelli, relatore alla Camera dei Deputati della legge 24/2017 che porta il suo nome, a testimonianza di quanto ci sia da fare ancora nell’applicazione preventiva da parte di nuove figure specializzate in sanità, nel campo della gestione clinica del rischio.