Investimenti per oltre 56 milioni, sei Centri di eccellenza medica di livello nazionale al Centro di Roma, con specializzazioni in Malattie gastrointestinali; Ostetricia e ginecologia; Oncologia radioterapia; Oculistica; Ortopedia e Cardiologia e diagnostica.
Così rinasce il più antico ospedale d’Europa, sull’Isola tiberina, che alla tradizione del Fatebenefratelli aggiunge le competenze del Policlinico Gemelli e della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, con una particolare attenzione alle persone più fragili e disagiate. È il cuore del progetto dell’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina – Gemelli Isola, presentato da Paolo Nusiner, Presidente Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina – Gemelli Isola e Daniele Piacentini, Amministratore Delegato e Direttore Generale dell’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina – Gemelli Isola alla presenza del Cda del Gemelli Isola, Sergio Alfieri, Marco Elefanti e Mariella Enoc.
L’occasione del rilancio ufficiale è anche quella del passaggio della gestione dell’azienda ospedaliera dalla Casa Generalizia dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, al Gemelli Isola Spa, Società Benefit creata dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
L’operazione di rilancio della Struttura, sostenuta da SIT – Sanità Isola Tiberina fondata dall’APSA e dalla Fondazione Leonardo Del Vecchio – intende tracciare un nuovo passo per la sanità cattolica, trasformando l’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina – Gemelli Isola in una struttura di riferimento nazionale al centro di Roma per tutte le specialità in cui si svilupperanno i Centri di Eccellenza per Patologia, nonché un Centro di innovazione organizzativa e tecnologica.
Grande la soddisfazione dell’Assessore alla Sanità e integrazione Socio Sanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato per il lavoro svolto e le prospettive.