E’ stata firmata una convenzione tra la Fondazione Policlinico Gemelli e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per l’assistenza a pazienti con sindrome di Down e le loro famiglie nel passaggio verso l’età adulta. L’obiettivo dell’accordo è quello di tracciare un percorso di cura facilitato e senza interruzioni dopo l’età pediatrica, attraverso un team di specialisti dedicato, sostegno psicologico, iter diagnostico-terapeutici personalizzati e servizi di teleassistenza. Si legge nel comunicato che gli ospedali pediatrici che se ne sono presi cura dalla nascita non possono continuare a seguirle e così spesso queste persone e le loro famiglie si ritrovano a girovagare da uno specialista all’altro, senza avere più un punto di riferimento. Per questo il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS da oltre dieci anni ha attivato un Servizio dedicato alla presa in carico delle persone con sindrome di Down e con altre patologie congenite, per assicurare loro una continuità di cure e tutta l’assistenza – a volte molto complessa – di cui hanno bisogno. Fino ad oggi, oltre 800 le persone con sindrome di Down, dai 18 ai 70 anni e più, sono state assistite al Gemelli. E questo progetto oggi si arricchisce di un nuovo step e si rinforza grazie alla convenzione siglata con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per la presa in carico delle persone con sindrome di Down dopo l’età pediatrica. In Italia nasce un bambino con sindrome di Down in media ogni 700 nati. Grazie ai progressi delle cure e dell’assistenza molti di loro riescono a vivere oggi fino alla terza età; si stima che nel nostro Paese vivano circa 40 mila persone con sindrome di Down.

(Fonte Ufficio Stampa OPBG)

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