Nella foto Sebastiano Capurso Presidente Anaste.

A Bologna il CIASS, Coordinamento interassociativo Socio-Sanitario, che riunisce le 17 sigle datoriali del settore, nel corso del Convegno “Oltre il Dm 77, il Ddl sulla riforma della Non Autosufficienza ed il PNRR: quale ruolo per le Rsa del futuro” ha lanciato l’allarme sulla drammatica situazione delle RSA, travolte da una crisi economica senza precedenti, sia per gli insostenibili rincari dell’energia, sia per l’aumento generalizzato dei costi delle forniture e del personale, a fronte di tariffe ferme dal oltre 12 anni, ed insufficienti a coprire i costi di gestione.In questa situazione preoccupa anche il fatto che nella riforma sociosanitaria e nel PNRR le Rsa non sono neanche citate, quando i dati dicono che “il tasso di dipendenza degli anziani e quindi la non autosufficienza, è in Italia, fra i 27 Paesi europei, il più alto in assoluto”.
Questi temi sono stati trattati nel Convegno di Bologna, dove, dall’introduzione di Franco Massi Presidente UNEBA ai seguenti interventi dei rappresentanti di Aiop, Enrico Brizioli, Aris, Paolo Moscioni, Ansdipp, Sergio Sgubin, Agespi, Mariuccia Rossini, Uripa, Roberto Volpe, Acop, Enzo Paolini, Confcooperative Federsolidarietà, Antonello Pili, Confcooperative Sanità, Marco Marcocci, e Legacoop Sociali, Alberto Alberani, tutti hanno convenuto sulla gravità straordinaria della situazione attuale.
Il Presidente di ANASTE, Sebastiano Capurso, nelle conclusioni ha riassunto valutazioni e proposte, dalla necessità di rendere stabile il coordinamento, per presentarsi uniti alle istituzioni ed alle controparti politiche e sociali, come “un’unica voce”, alla urgenza di stabilire un confronto diretto con il nuovo Governo, individuando interlocutori in grado di comprendere questa emergenza, e capaci di attivare soluzioni percorribili in tempi brevi.
Ha poi lanciato un appello per la rivalutazione degli interventi previsti dal PNRR, ricordando che le Rsa accreditate sono di fatto parte del Servizio Sanitario Nazionale, (come specificato nel D.lgs. 229/199919, art. 3-septies) contribuendo in misura fondamentale alla erogazione dei LEA, a supporto della cura e dell’assistenza di lungo termine alle persone anziane non autosufficienti, che in Italia sono oltre 3,5 milioni, a fronte di circa 300.000 posti letto disponibili. 
Cresce infatti velocemente il numero degli anziani non autosufficienti, mentre le risorse dedicate al settore, previste nel Fondo Sanitario Nazionale, sono in costante riduzione.Quindi una proposta per il necessario rilancio delle RSA, che sono l’unica attuale risposta del sistema pubblico alle problematiche della non autosufficienza, con l’avvio delle RSA aperte, uniche strutture del territorio oggi attive h24 per 365 giorni all’anno, uniche con équipes professionali sanitarie specializzate nell’assistenza diretta, che vogliono recuperare quel ruolo di centralità nel territorio che compete loro, per capacità ed esperienza.
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