Confronto a Macerata: I fondi in arrivo sono un’opportunità da non perdere: ecco l’accorato appello CONFAEL

Si è levato forte e alto, fra gli applausi, l’accorato appello alle istituzioni della Conf.a.e.l e del Comune di Macerata per istituire un nuovo assessorato regionale dedicato alla Disabilità e riservare più attenzione alle problematiche legate all’applicazione dei fondi PNRR sul territorio. 

Nella cornice dell’Asilo Ricci, cuore del centro storico maceratese, i lavori della giornata di studi “PNRR e Disabilità. Quali Opportunità”, dedicata al confronto per migliorare le condizioni di vita delle persone con handicap, ha visto il saluto del governatore delle Marche Francesco Acquaroli e l’intervento del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. 

Il ministro Locatelli

Il ministro, con precisione e praticità, ha annunciato come imminenti ben 5 decreti ministeriali per “la messa a terra del Progetto Vita; l’accertamento reale delle disabilità e invalidità delle persone; l’istituzione di un garante per le disabilità” cui le Regioni dovranno aderire, “con la prospettiva a breve di un importante passo avanti: il Testo Unico sulle disabilità” che finalmente allineerà l’Italia ai Paesi del Nord Europa che sono più avanti di noi in quanto a pari opportunità. 

Già: proprio di pari opportunità si tratta infatti – ha ribadito il vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro – perché questa riguarda tutti e non solo le questioni di genere uomo/donna. 

Molto si è parlato poi del riconoscimento professionale della figura del caregiver, dell’innalzamento delle pensioni di invalidità, della carenza di medici, infermieri e oss, senza dimenticare l’applicazione della Legge Dopo Di Noi, tutti temi spiegati in ottica amministrativa dal lavoro svolto in questo periodo dalla dirigente della Regione Marche ai Servizi Sociali, Maria Elena Tartari. A cui ha fatto seguito la tavola rotonda del pomeriggio tenutasi con il moderatore Stefano Fabrizi. Diverse le sigle intervenute, fra cui Anfass, Fish, Bandiera Lilla, Bottega Terzo Settore, Aspassobike, Fb e IRCR Macerata. 

Per le Marche ben 19 progetti approvati, record assoluto

L’assessore regionale alla Sanità e Disabilità, Filippo Saltamartini, ha poi ricordato che la Sanità vive di priorità, come la pandemia, che ha purtroppo monopolizzato attenzioni, fondi e impegno politico attorno all’emergenza, lasciando tutto il resto in secondo piano. Ma ha anche affermato che le Marche sono, rispetto ad altre Regioni, molto avanti, sia per le buone pratiche che hanno garantito finora il pareggio del bilancio regionale sia per aver ottenuto a livello nazionale l’approvazione e il finanziamento di ben 19 progetti presentati, un record assoluto. L’applicazione corretta, puntuale, proficua sul territorio dei finanziamenti che arriveranno dal PNRR è dunque non solo possibile, ma per la disabilità e il suo mondo, è un’opportunità unica e irripetibile per il miglioramento delle condizioni e della qualità della vita della persona, delle famiglie, dell’intera nostra comunità.

L’intervento del segretario generale della CONFAEL Domenico Marrella:

“Il periodo storico molto difficile che stiamo vivendo è un banco di prova molto importante per la realizzazione di ciò che la Convenzione Onu per le persone con disabilità ci diceva già nel ormai lontano 2006. Allorquando si mise nero su bianco l’importanza non di riconoscere nuovi diritti alle persone con disabilità, quanto di assicurare che queste ultime possano godere, sulla base degli ordinamenti degli Stati di appartenenza, di tutti i diritti riconosciuti agli altri consociati, in applicazione dei principi generali di pari opportunità. Possiamo raggiungere questo fondamentale obiettivo solo agendo insieme e mettendo al centro le persone con fragilità, che oggi più che mai non possono attendere.

Com’è noto il Pnrr nell’ambito della Missione 5 “Inclusione e coesione” – Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore”, l’investimento 1.2. “Percorsi di autonomia per persone con disabilità” ha l’obiettivo di accelerare il processo di de-istituzionalizzazione delle persone con disabilità per migliorarne l’autonomia, attraverso la rimozione delle barriere nell’accesso all’alloggio e alle opportunità di lavoro, rese possibili anche dalla tecnologia informatica.  

In particolare, le misure di interesse prevedono di attuare progetti di servizi (alla cui implementazione possono concorrere anche gli enti del Terzo settore) coerenti con le misure già presenti afferenti al “Fondo per il dopo di noi” e al “Fondo nazionale per la non autosufficienza, valorizzazione delle capacitazioni delle persone con disabilità”; in tal senso, le misure in questione intendono espandere su tutto il territorio nazionale il percorso già individuato con le sperimentazioni avviate nell’ambito delle “Linee guida sulla vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità elaborate nel 2018 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”, e sulle quali si sono basati sia i Progetti di vita indipendente, finanziati dal Fondo nazionale per la non autosufficienza, sia i Progetti per il dopo di noi (legge n. 112/2016), finanziati dal “Fondo dopo di noi” nella prospettiva di definizione di tali progettualità come Leps nazionali.

Operativamente è previsto il coinvolgimento di 500 Ambiti territoriali sociali (Ats) per la realizzazione complessivamente di 700 autonomi progetti, che si aggiungeranno a quelli già attivati, nell’ottica del perseguimento graduale di un livello essenziale delle prestazioni sociali che assicuri la possibilità di partecipare a un progetto per la vita indipendente a tutte le persone con disabilità che ne abbiano necessità. Come noto, il 28 luglio 2021 la Rete della protezione e dell’inclusione sociale ha approvato il “Piano sociale nazionale” e ha adottato la decisione di istituire un gruppo tecnico per l’elaborazione del “Piano operativo per la presentazione delle proposte di adesione alle progettualità per l’implementazione degli interventi territoriali di cui alla Missione 5, Componente 2, Investimenti 1.1, 1.2 e 1.3”.

Tale gruppo di lavoro tecnico è stato formalmente istituito il 4 novembre 2021 e quindi incaricato della predisposizione del citato Piano operativo, presentato il 1 dicembre 2021 in sede di Cabina di regia Pnrr e adottato il successivo 9 dicembre 2021 con decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Per quanto ci riguarda, il nostro sindacato è l’unico che abbia al suo interno un comparto disabilità ed è da sempre sensibile al tema. delle politiche attive del lavoro per i disabili e dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone fragili.

Ecco perché chiediamo la concreta realizzazione del Pnrr in un’ottica che veda le persone disabili protagoniste attive del loro progetto di vita. Progetto che deve essere adeguatamente sostenuto sia dal punto di vista economico, che attraverso l’accesso ad una rete integrata di interventi, servizi e prestazioni che, come indicati nel proprio progetto di vita, siano poi resi pienamente e concretamente esigibili. Questo comporta anche un serio ripensamento dei servizi stessi in modo che gli stessi risultino utili nel supportare e sostenere le persone a cui sono destinati per garantire loro piena inclusione sociale e qualità di vita. Si tratta, dunque, di dar vita ad un nuovo sistema nel quale non siano più le persone ad essere adattate a servizi precostituiti e standardizzati, ma devono essere i servizi stessi ad essere adattati alle reali esigenze delle persone. Questo è il nostro obiettivo, e su questo vigileremo con tenacia e rigore”.

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