La ricerca non si ferma. Da un recente studio per la cura della Distrofia muscolare di Duchenne sono emersi nuovi elementi. Questa tipo di distrofia è una tra le più frequenti forme di miopatia ereditaria, la cui conseguenza è un progressivo e irreversibile indebolimento della struttura e della funzione dei muscoli scheletrici.

Lo studio è stato condotto nell’Istituto di chimica biomolecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pozzuoli (Cnr-Icb).

Gli studiosi, coordinati da Fabio Arturo Iannotti e dal responsabile del gruppo di ricerca Vincenzo Di Marzo, hanno dimostrato che la composizione e funzione di specifiche famiglie di batteri simbiotici (comunemente definiti “buoni”), fisiologicamente necessarie per il benessere dell’organismo, sono compromesse dalla patologia (una condizione definita come “disbiosi intestinale”), e come, pertanto, sia necessaria la produzione di specifiche molecole da parte dei batteri intestinali simbiotici, come il butirrato, utili a contrastare i processi infiammatori e muscolo-degenerativi.

Lo studio scientifico è stato pubblicato sulla rivista EMBO Molecular Medicine.

(Fonte Ufficio Stampa Cnr)

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