L’AINC, Associazione Nazionale Negozi Celiachia, si schiera a fianco degli esercizi commerciali per celiaci della Sicilia nella protesta contro i ritardi con cui le ASP, Aziende Sanitarie Provinciali, rimborsano i bonus utilizzati dalle persone intolleranti al glutine. La manifestazione si sta svolgendo a Palermo di fronte all’Assessorato Regionale della Sanità. L’Associazione sottolinea quanto questa situazione stia mettendo a serio rischio la sopravvivenza di molti negozi specializzati che attendono da oltre sei mesi il rimborso dei bonus e hanno accumulato crediti per centinaia di migliaia di euro.
Questa vicenda rischia inoltre di provocare forti disagi ai soggetti intolleranti al glutine. L’AINC ricorda che la celiachia è una patologia compresa nei LEA, i livelli essenziali di assistenza. Il bonus riconosciuto ai celiaci viene quindi erogato direttamente dal Ministero dell’Economia, di concerto con quello della Salute. Si tratta di un aiuto economico fondamentale visto che i prodotti gluten-free hanno un costo superiore a quello dei normali alimenti. Una volta ritirato il bonus, l’esercente – che è assoggettato a precisi obblighi di rendicontazione – lo trasmette alla ASL e per legge dovrebbe ottenere il rimborso entro due mesi.
“Questi problemi – spiega Fabio Ramaroli, presidente dell’AINC – sono legati al fatto che la Regione Sicilia non si è ancora adeguata all’obbligo di dematerializzazione delle ricette previsto dal PNRR. Attualmente quindi la gestione dei pagamenti dei bonus viene fatta in maniera manuale e non automatica, e questo rallenta notevolmente l’iter. Come Associazione ci battiamo perché venga utilizzato a livello nazionale il software creato dalla Regione Lombardia. È il programma che finora si è dimostrato il più efficiente e già diverse altre Regioni hanno deciso di adottarlo”.
“A Palermo abbiamo la situazione peggiore – aggiunge Michele Mendola, delegato regionale dell’Associazione -, ma in tutta la Sicilia lo scenario è preoccupante. Tutte le ASP superano abitualmente il termine dei due mesi per il rimborso dei bonus. Serve un intervento deciso da parte della Regione per invertire questa tendenza, altrimenti i negozi non saranno più in grado di assicurare un servizio fondamentale per chi è intollerante al glutine”.