Parlare della professione dello psicologo significa anche trattare un campo estremamente vasto, in quanto la psicologia è una scienza che spazia moltissimo, tocca numerosi settori. Chi sceglie di intraprendere questa professione, ma ancor prima, questo percorso di studi, deve avere ben presente che andrà ad affrontare tutta una serie di argomenti riguardanti non solo i processi cognitivi del cervello, ma anche la fisiologia del cervello, nonché quanto determinati processi incidono su determinati soggetti e/o su determinate categorie. Le competenze dello psicologo possono riguardare svariati ambiti, per questo oggi la professione dello psicologo trova applicazione in moltissimi settori della società.
CHI E’ LO PSICOLOGO
Lo psicologo non è un medico, ma la professione dello psicologo è compresa tra le professioni sanitarie. E’ un professionista che studia i processi mentali e cognitivi del cervello, come possono essere la percezione, l’attenzione, le emozioni, i comportamenti di una persona.
Effettua interventi sulla psiche umana e sulle sue manifestazioni attraverso la tecnica e la conoscenza di strumenti acquisiti. Le finalità di intervento su un paziente sono quelle di prevenzione, di sostegno, di riabilitazione e promozione della salute; ovvero gli interventi di questo professionista vanno dalla prevenzione del disagio, al sostegno psicologico di pazienti che si trovano a vivere momenti di particolare stress o sconforto, ai percorsi di stimolazione cognitiva per persone con demenza e con deficit cognitivi acquisiti, a valutazioni neuropsicologiche.
La professione dello psicologo comprende anche le attività di sperimentazione, ricerca e didattica. Lo psicologo non prescrive farmaci ma pratica terapie individuali o di gruppo. In base alle competenze acquisite attraverso il ciclo di studi, il tirocinio e ulteriori diplomi di specializzazione post laurea, come in psicoterapia o in neuropsicologia, oppure con i dottorati in campo della ricerca, la professione dello psicologo ha una applicazione nel campo lavorativo a largo spettro.
Lo psicologo può svolgere la sua attività professionale sia come libero professionista che come lavoratore dipendente presso strutture pubbliche o private. Questo professionista lo si può incontrare negli ospedali come nelle aziende sanitarie, nei consultori familiari, ma anche nelle associazioni o strutture No profit. Da più di venti anni questa figura professionale fa parte dell’equipe della Protezione Civile per gli interventi di emergenza post catastrofi.
Alcuni psicologi si sono specializzati proprio per sostenere psicologicamente le persone vittime di catastrofi o calamità naturali che possono essere il terremoto, come un alluvione, come per esempio la caduta del Ponte Morandi di Genova.
I SETTORI DI APPLICAZIONE DELLA PROFESSIONEDELLO PSICOLOGO
Come già ricordato la laurea in Psicologia, con le dovute specializzazioni, dà numerose possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. Le scuole di specializzazione post laurea richiedono quasi tutte quattro anni di frequenza. Più ci si specializza e maggiore è l’apertura delle possibilità di inserimento nel mondo del lavoro.
Con la pandemia da Covid sappiamo che molte cose sono cambiate, e anche in questo settore molte sono le scuole che permettono la frequenza a distanza. Tra le specializzazioni più richieste c’è lo psicoterapeuta, il neuropsicologo, lo psicologo clinico, lo psicologo scolastico, lo psicologo forense o criminologo, lo psicologo del lavoro, dello sport.
INQUADRAMENTO PROFESSIONALE
Nuove disposizioni per la prova abilitante
E’ fresca di emanazione la nuova formula per la prova abilitante all’esercizio della professione dello psicologo. Infatti con il decreto n. 554 del 6 giugno 2022 del ministero dell’Università e della Ricerca si è dato il via al nuovo corso per la prova abilitante che sostituisce l’esame di Stato.
Il decreto spiega come si svolgerà la prova e la valutazione si baserà sull’uso “degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione, di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità”.
La votazione è in centesimi, e bisogna ottenere almeno 60/100 per essere abilitati. Da quest’anno fino al 2026 sarà il Ministero dell’Università e Ricerca a programmare le prove, poi saranno gli atenei a svolgere questo compito.
TITOLO DI STUDIO PER DIVENTARE PSICOLOGO
Anche il percorso universitario per il diploma di laurea in psicologia, come tante altre facoltà, è stato ristrutturato con un ordinamento di studi diviso in due sezioni. La prima consiste in una laurea triennale in scienze e tecniche psicologiche; la seconda è una laurea magistrale con delle competenze specifiche dettate dalla scelta che si fa di una determinata area della psicologia.
Con la laurea triennale si acquisisce il titolo di Dottore in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità. I campi di applicazione sono notevoli, ma con questo percorso di studi si può svolgere il proprio lavoro solo se supervisionato da uno psicologo iscritto nella sezione A dell’Albo professionale. Con la laurea magistrale si ottiene il titolo in Psicologia.
I campi di applicazione come ‘Psicologo’ sono previsti dall’ordinamento professionale. Anche per questi professionisti c’è un Albo di appartenenza e per poter iscriversi bisogna prima superare l’esame di Stato, la cosiddetta abilitazione alla professione, al quale si accede solo dopo aver effettuato un tirocinio abilitante. Con la laurea triennale si viene iscritti nella sezione B dell’Albo, con la laurea magistrale nella sezione A. Superati questi passaggi ci si può inserire nel mondo del lavoro.
Ogni regione ha il suo Ordine e il CNOP – Consiglio Nazionale ordine Psicologi – è l’istituzione che rappresenta l’ordine degli Psicologi sul piano nazionale ed europeo.