In Italia sono oltre 800mila i pazienti affetti da Demenza di Alzheimer e demenze correlate, per usufruire del rimborso delle terapie a carico del SSN fanno ricorso alla nota 85 del 2010 dell’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco.
La SINdem – Associazione Autonoma Aderente alla Sin per le Demenze (che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo della ricerca scientifica di base e clinica nel campo delle demenze), unitamente alla SIN (Società Italiana di Neurologia), e alle altre società scientifiche nazionali coinvolte nelle tematiche delle demenze e dei disturbi cognitivi, si è fatta promotrice di un’iniziativa per semplificare la suddetta nota.
Lo scorso maggio c’è stata un’audizione con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, compreso il Tavolo Nazionale Demenze (di cui fanno parte il Ministero della Salute, l’ISS e le Regioni), unitamente all’AIFA che ha recepito la necessità di modificare i criteri di rimborsabilità di questi farmaci che risalivano, appunto, al 2010.
In una nota Camillo Marra, attuale Presidente Sindem, e Amelia Cecilia Bruni, Presidente in carica quando è stata avviata tale iniziativa, fanno sapere che le modifiche alla nota 85 non si limitano alla modifica della rimborsabilità ma anche ad altri aspetti molto importanti, come per esempio:
– un monitoraggio meno rigido e più personalizzato alle esigenze del paziente;
– la visita di controllo nei casi stabilizzati può essere distanziata anche a un anno, se il caso lo consente, e ciò permette da un lato una riduzione di visite inutili e dall’altro di lasciare liberi spazi per pazienti meno stabili e che necessitano di monitoraggio più stretto;
– la durata della cura viene svincolata dai rigidi punteggi del MMSE, il test di valutazione cognitiva generale. Alla luce dei numerosi studi che indicano l’efficacia di questi farmaci anche in fasi molto iniziali e molto più gravi di quanto prima limitato dalla precedente nota, il farmaco potrà essere prescritto sulla base del giudizio del medico e nell’ambito di una valutazione clinica complessiva;
La considerazione si conclude con l’osservazione che i farmaci per malattia di Alzheimer (Memantina e inibitori Colinesterasi) se dati in combinazione si sono dimostrati più efficaci. Questo ha portato ad un’ulteriore modifica della nota 85 che ora prevede la possibilità di effettuare la prescrizione combinata in politerapia di tali farmaci.
(Fonte Ufficio Stampa Sindem)