Nuove prospettive (e speranze) per intervenire contro i gliomi, ad oggi tra i tumori con più elevata mortalità e con approcci terapeutici molto limitati (si tratta di tumori primitivi molto comuni nel sistema nervoso centrale, con una stima annuale di incidenza da sei a sette casi ogni 100mila persone e un’età media di insorgenza intorno ai 50-60 anni). Una risposta nasce dal Glioma Project, a cura dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) e la collaborazione nel Gruppo Traslazionale sui Tumori Cerebrali istituito nel 2019 tra i professionisti di Neurochirurgia, Anatomia Patologica, Neuro-oncologia, Laboratori di ricerca. Obiettivo: individuare mutazioni da aggredire con terapie mirate.

Lo studio sui gliomi è stato pubblicato sulla rivista Journal of Translational medicine: i ricercatori hanno studiato il profilo molecolare di 99 gliomi, prevalentemente Glioblastomi attraverso tecnologie innovative di “Next Generation Sequencing” (NGS). È la neuro-oncologia quindi la frontiera contro questi gliomi difficilmente aggredibili da trattamenti farmacologici “tradizionali”.

Ma cosa significa esattamente? Lo spiega Gennaro Ciliberto, Direttore scientifico IRE: “Quello che emerge dallo studio rafforza la nostra idea di integrare nella routine diagnostica anche le analisi del profilo mutazionale in quanto l’individuazione precoce potrebbe in alcuni pazienti con specifiche mutazioni cambiare la storia di malattia con un approccio innovativo basato sulla medicina di precisione”. Grande attenzione, dunque, da parte della struttura di Neurochirurgia dell’IRE nell’asportazione del tumore tramite tecnologie avanzate finalizzate anche a preservarne l’integrità al fine di conoscerne sempre più i meccanismi genetici e biologici. Questo permette di utilizzare alcune caratteristiche molecolari del paziente e della sua malattia e colpirle come un bersaglio con specifiche terapie antitumorali. Sappiamo infatti che non esiste “il” tumore ma “i” tumori e ogni malattia si sviluppa e progredisce in modo diverso in ogni individuo. La neuro-oncologia di precisione rappresenta il futuro nel trattamento, e l’opportunità per individuare la terapia più adeguata al singolo paziente, sfruttando le informazioni che si trovano “all’interno” di ciascun tumore.

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