Dopo un lungo percorso durato qualcosa come sei anni, semaforo verde dalla Conferenza Stato-Regioni per l’aggiornamento del nuovo tariffario dei Lea, i livelli essenziali di assistenza che, per chi lo avesse dimenticato, sono appunto i livelli minimi di assistenza dovuti dal Servizio Sanitario Nazionale ai cittadini.

È stato finalmente dato uno stop, che risale al 2017, ai tanti disaccordi tra lo Stato e le Regioni. Ma il decreto Tariffe del 19 aprile 2023, sembra possa dar via finalmente a una nuova visione su tali livelli di assistenza. “Acceleratore” del processo, il ministro della Salute Orazio Schillaci che, nell’annunciare il provvedimento, ha detto: “Dopo sei anni finalmente è stata raggiunta l’intesa in Stato-Regioni sul decreto tariffe che consente la piena efficacia dei nuovi livelli essenziali di assistenza varati nel 2017. Un risultato di straordinaria importanza frutto dell’impegno del Governo e della collaborazione proficua con le Regioni. Il Dpcm del 2017, infatti, innova i nomenclatori della specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica, introducendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo prestazioni obsolete. Prestazioni che finora non è stato possibile erogare su tutto il territorio nazionale proprio in mancanza dell’adozione del decreto tariffe”. E ha aggiunto: “Tutti i cittadini, superando le disomogeneità assistenziali, potranno finalmente usufruire in ogni area della Nazione di prestazioni al passo con le acquisizioni medico scientifiche ormai consolidate, con effetti positivi anche in termini di contenimento della mobilità sanitaria”.

Il decreto insomma ha tutte le carte in regola per ottimizzare la vita sanitaria dei cittadini di ogni regione.

Tra le novità per la specialistica ambulatoriale l’erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita incluse nei LEA; prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare; prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell’ambito della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili; enteroscopia con microcamera ingeribile, screening neonatali. Viene inoltre introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono ad una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico, finalizzata anche a fornire il sostegno necessario ad affrontare situazioni spesso emotivamente difficili in relazione alle possibili implicazioni connesse alla comunicazione del risultato. Aggiornate pure le prestazioni di radioterapia assicurando a tutti gli assistiti l’erogazione di prestazioni altamente innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.

Tra le prestazioni previste per l’assistenza protesica: ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità); apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso); posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli), carrelli servoscala per interni; arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.

I nuovi Lea saranno applicati dal 1° gennaio del 2024 per quanto riguarda le tariffe della nuova assistenza specialistica ambulatoriale, dal primo aprile 2024 per quelle dell’assistenza protesica.

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