Il Covid non ha migliorato per niente la situazione di emergenza in cui si trova la Sanità, con le liste di attesa che continuano ad amplificarsi. Lo fotografa il Rapporto civico sulla salute 2023 di Cittadinanzattiva, presentato l’11 maggio al Ministero della Salute. Insomma, con la fine dell’emergenza pandemica, quella sanitaria rimane e persiste. Oltre a lunghissime liste di attesa, il pronto soccorso è allo stremo, i medici di medicina generale risultano assenti in molte aree non per nulla definite “deserti sanitari”. Il ricorso alla spesa privata aumenta ed è incompatibile con un sistema universalistico, oltre a essere possibile solo se le condizioni economiche dei singoli lo permettono. Per molte cittadine e molti cittadini l’attesa si è trasformata in rinuncia alle cure.
Il Rapporto civico sulla salute, alla seconda edizione (realizzato con il sostegno non condizionato di: FOFI, FNOPI, FNOMCeO, FNO TSRM e PSTRP; e con il contributo non condizionato di: Alexion, Chiesi, Sanofi), integra i dati provenienti dalle 14.272 segnalazioni dei cittadini, giunte nel corso del 2022 alle sedi locali e ai servizi PIT Salute di Cittadinanzattiva, con dati provenienti da fonti istituzionali, accademici o della ricerca. A crescere rispetto al 2021, sono soprattutto le problematiche che riguardano l’accesso alle prestazioni (+5.8%) e quelle legate all’assistenza in ospedale (+4,4%). La quasi totalità delle Regioni non ha recuperato le prestazioni in ritardo a causa della pandemia, e non tutte hanno utilizzato il fondo di 500 milioni stanziati nel 2022 per il recupero delle liste d’attesa.
E, a proposito di prevenzione, sono sei le regioni (erano tre nel 2019) che non raggiungono la sufficienza rispetto ai criteri LEA per la prevenzione: in particolare a Sicilia, provincia autonoma di Bolzano e Calabria, che mostrano i dati più bassi, si aggiungono nel 2020 Liguria, Abruzzo, Basilicata. E si parla anche di un’Urgenza Pnrr, vista la attuale lontananza dagli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in particolare su case e ospedali di comunità.
Grazie ad una collaborazione tra Cittadinanzattiva e Fondazione Openpolis, è stato avviato un monitoraggio sul tema dell’assistenza territoriale a partire dalla mappatura degli interventi previsti dal Pnrr. I primi risultati sono contenuti nel report “Il Pnrr e la sanità territoriale”, navigabile nei suoi focus regionali al seguente link https://openpnrr.it/tema/medicina-territoriale/ (piattaforma OpenPnrr). Gli elementi raccolti, però, mostrano già come tanti territori, soprattutto delle aree interne, caratterizzati da un numero basso di abitanti, rimarranno probabilmente senza i servizi previsti. Saperlo può forse incentivare qualche azione dalle istituzioni preposte.