Oltre la teoria, l’applicazione dell’innovazione tecnologica sui servizi alla persona è adesso. “Si può fare, noi lo facciamo – ha detto Gian Marco Biagi, Ceo di Vection Technology – Certo, la tecnologia non sostituirà mai l’Uomo. Ma può dare più informazioni ed in tempi immediati.

La Vection Technologies

E’ una multinazionale quotata a Sidney e OTC a Wall Street con la mission di rendere fruibili processi digitalizzati attraverso le più avanzate tecnologie. Per poter mettere la persona al centro di ogni processo, Vection Technologies ha messo insieme ingegneri, medici e chirurghi. Nessun tassello deve venire meno quando si realizza un processo di digitalizzazione mirato alla salute della persona. D’altronde i nostri programmatori, i programmatori italiani, sono i più bravi del mondo. Non è vero che gli americani o gli indiani ci superano. Le nostre competenze non sono seconde a nessuno. Dove però occorre attenzione ed applicazione è nel fare sistema.
Prima di costruire ospedali nuovi, facciamo andare bene quelli vecchi. Ed utilizziamo tutti i sistemi disponibili. Non c’è solo l’intelligenza artificiale ma un insieme di tecnologie cui tuttavia non dobbiamo mai delegare il potere decisionale che alla fine resta prerogativa del cervello umano. Le varie intelligenze artificiali possono dare le risposte ma a porre la domanda dev’essere sempre l’Uomo.

Oggi esistono robot che costruiscono robot

Ora, a fronte di moltissime società che operano in tale settore, soltanto Vection ha pensato ad un sistema olistico, riuscendo a mappare un processo del sistema ospedaliero dall’A alla Z, per smontarlo e rimontarlo in modo utilitaristico, insieme sempre a coloro che ci lavorano dentro, medici e infermieri, ed ai risk manager che sono quelli che prevedono rischi, danni, criticità. Così, applicando progetti Cad/Bim con la realtà virtuale, vediamo adesso come sarà la struttura, l’ospedale, la rsa del futuro. La piattaforma Vection può progettare ogni dettaglio prevedendo ed evitando rischi e disfunzioni.

Ci si accorge prima che la barella non gira dalla porta o non entra nell’ascensore. Si realizza il gemello digitale dell’ospedale, lo si vive, lo si prova con medici e infermieri e saranno loro a dire se funziona e se va bene. E tale tecnologia costa poco: meno di quanto si pensi. Si possono studiare la progettazione, la funzionalità, l’impiantistica e la logistica di un reparto di ospedale nei minimi particolare con un investimento di trentamila euro (non 3 milioni) e due caschetti per entrare nella realtà aumentata costano mille euro l’uno!

Cosa fa il settore Pubblico?

Quelle della sanità sono strutture complesse: pensiamo ad un Policlinico. Entrare ed orientarsi fa venire l’ansia anche a noi, figuriamoci ad un anziano che non esce spesso di casa.

Ecco allora che con un’applicazione che si chiama indoor navigation il tuo telefono ti porta davanti alla cassa del ticket e poi davanti al professore che ti aspetta per la visita. Senza file, in sicurezza, senza perdere tempo, né per il paziente né per il medico. Oggi l’intelligenza artificiale ha un viso, si possono mettere totem multimediali informativi che dialogano con tutti. E la persona che stava allo sportello informazioni la si impiega per fare qualcosa di meglio, non perdendo alcun posto di lavoro ma razionalizzando le risorse del personale.

Potenziare la TAC

La Tac possiamo potenziarla, renderla fruibile e leggibile con realtà aumentata, ologramma, visione realistica per una rappresentazione anche nel metaverso, dove dei luminari della Medicina si confrontano in videochat.

E tutto questo non solo si po’ fare già oggi, Vection lo sperimenta di continuo, ma è a costo zero. Così sono oggi e non domani gli interventi preoperatori e chirurgici virtuali che guidano la mano del chirurgo, in rete contemporaneamente con 32 altri specialisti, volendo.

La remote assistance, il post operatorio, il monitoraggio continuo

Dal carbon green alla sostenibilità il futuro è qui. Ma con buona pace della sicurezza, della garanzia, delle responsabililtà, dei risk manager, è tutto registrabile, resta agli atti, c’è la scatola nera come su un aereo. L’esperienza non si perde, insegna. E così come le simulazioni in realtà virtuale, la formazione professionale ne trae gran giovamento.

https://vection-technologies.com/

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