Si intitola “Le parole che non ti aspetti” ed è il saggio in cui si trova l’ultimo contributo di Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi, scomparsa il 13 giugno. Edito dal Mulino, in uscita a novembre, a cura di Laura Calzà e Marco Trabucchi, qui Franzoni sottolinea: “Le comunità devono essere aiutate a essere competenti, a superare lo stigma”. Lo stigma è quello dell’Alzheimer, da superare non solo per i pazienti ma anche per i famigliari di chi è colpito da questa forma di demenza. Il mondo immaginato, non solo da Franzoni, è quello di una famiglia che si fa carico della persona affetta da demenza con il supporto dei vicini, della parrocchia con l’organizzazione di attività ricreative. Persino delle polisportive che aprono le porte per le attività motorie indirizzate ai più fragili, nonché dei commercianti dei negozi locali, in grado di capire la vulnerabilità delle persone, sognando persino la presenza di “una panchina sotto casa in cui poter sedersi per chiacchierare”.

Del libro se ne è parlato il 5 settembre a Cesenatico, nel corso della seconda edizione del Forum nazionale dei Caffè Alzheimeir, organizzato da Fondazione Maratona Alzheimer (di cui Franzoni è stata componente del Comitato Scientifico dalla sua costituzione, nel 2020) e dall’Associazione Italiana di Psicogeriatria.

Il Forum è stato occasione di condividere le esperienze più innovative e significative delle realtà impegnate quotidianamente a supporto delle persone che vivono con una demenza e delle loro famiglie. Scambi utili per generare nuove idee e affrontare tematiche importanti quali: gli aspetti cognitivi, comportamentali e relazionali nelle demenze, gli interventi possibili e le prospettive di lavoro in rete.

Inoltre, il Forum trae origine e racchiude in sé il progetto Caffè Alzheimer diffuso, ideato dalla Fondazione che nel prossimo triennio (2024-2026) ha l’obiettivo di raggiungere più persone supportando l’attivazione di questi spazi di incontro e di cura anche nelle regioni italiane non ancora coinvolte.

E sta per arrivare il 10 settembre, quando ci sarà la Grande Marcia Alzheimer (nell’immagine la scorsa edizione): 16 chilometri tra Cesena e Cesenatico, per segnalare i diritti di oltre 1 milione e 200 mila persone in Italia afflitti da demenza e che non devono essere lasciate a se stesse.

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