Sono sei gli incontri per favorire la comunicazione medico-paziente nella leucemia linfatica cronica (LLC). Al via infatti i “faccia a faccia con la LLC”.
Il confronto, a partire dal mese di settembre dedicato alla sensibilizzazione sui tumori del sangue, è promosso dall’azienda farmaceutica AbbVie per capire le nuove prospettive di trattamento e le attuali sfide italiane, identificando le buone pratiche. L’iniziativa beneficia del patrocinio di AIL (Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma), AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue), Fondazione GIMEMA Onlus e dell’Associazione La Lampada di Aladino.
Da ricordare che la Leucemia Linfatica Cronica è una forma di leucemia indolente, ovvero a lenta progressione, a causa della quale viene rilevato un numero eccessivo di linfociti maturi (un tipo di globuli bianchi), in prevalenza nel sangue e nel midollo osseo. Si tratta del tipo più comune di tumore ematologico per cui, in Italia, ogni anno circa 3.000 persone ricevono una diagnosi di LLC.
Questa patologia colpisce soprattutto gli uomini, il doppio rispetto alle donne, in particolare nella fascia di età compresa tra i 65 e i 74 anni.
“La diagnosi di Leucemia è un fulmine a ciel sereno nella vita delle persone, e spesso i pazienti e i loro familiari debbono confrontarsi con una diagnosi di una patologia come la “Leucemia Linfatica Cronica” che non conoscono e che oggi, rispetto a qualche anno fa, ha subito un’importante evoluzione. Dalla diagnosi al trattamento terapeutico, fino ad arrivare al follow up e alla cura, il percorso del paziente affetto da LLC è cambiato, sottolinea Giuseppe Toro, Presidente AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma). “Questo ci porta a riflettere su nuove modalità di interazione tra i pazienti e i medici, dove un ruolo fondamentale è attuato anche dallo psiconcologo, che spesso interviene laddove la comunicazione risulta non sempre esaustiva oppure per accompagnare il paziente o il suo caregiver a una nuova consapevolezza e a convivere con la propria malattia.
Milano, Bari, Roma e Firenze sono le città che tra il 2023 e il 2024 ospiteranno i quattro roadshow che vedranno la partecipazione – oltre che delle Associazioni di Pazienti, clinici, esperti del comportamento e mediatori – anche di facilitatori grafici chiamati a tradurre concetti complessi in mappe visive chiare e semplici a supporto della costruzione di una comunicazione di successo. Spazio al confronto, quindi, per favorire la comunicazione e, di conseguenza, la qualità di vita del paziente.