Questa intervista di Senzaetà riguarda Gessica Grelloni, psicologa e psicoterapeuta responsabile del Progetto “Una vela per tutti” dell’Ancona Yacht Club.

Un corso di vela arrivato ormai al nono anno, dedicato a persone (dai bambini di 9 anni agli adulti di 50) con problematiche sociali e di salute mentale…

“Soprattutto queste persone vengono avviate a un corso di vela per stare insieme! – afferma Gessica – Divertendosi si impara di più e si fa squadra”.

Il corso si chiama “Una vela per tutti”: tutti possono andare per mare e fare un’esperienza. L’Ancona Yacht Club lo organizza da nove anni e ha avuto un successo sempre crescente… Ma che cosa imparano questi ragazzi ?

“Ci sono due livelli. Il corso è pratico e teorico, si apprendono le basi della Navigazione a vela, poi a tutto questo viene affiancato un percorso di psicoterapia.

Serve per approfondire la conoscenza di sé e l’autostima, con un importante momento di sviluppo e di crescita personale.

Dal punto di vista velico imparano le basi della Navigazione con l’obiettivo di portare poi ognuno a partecipare alla regata del Conero, ma come un equipaggio vero e proprio, non solo come accompagnatori. I ragazzi quindi imparano l’autonomia in barca e a far parte del gruppo.

Ognuno mette il suo contributo mentre dal punto di vista psicologico grazie all’ambiente barca a vela, che è un ambiente ristretto dove tutte le dinamiche vengono catalizzate in maniera più veloce, si impara in fretta a prendere consapevolezza e a migliorare il proprio benessere di vita psicologico”.

E si è visto quanto funziona…

“Si. Abbiamo nel tempo monitorato con questionari validati, tutto il progetto, per vedere se poi è realmente efficace e quali possono essere i miglioramenti o gli sviluppi… Si è visto che all’interno del progetto che dura comunque un anno partendo da gennaio fino a ottobre si ha una diminuzione dei ricoveri, un aumento della qualità della vita e una diversa direzione farmacologica”.

Risultati molto importanti.

“Certo! Senza contare il punto di vista dell’autonomia personale, della consapevolezza di sé. Si acquista più sicurezza e si impara a navigare. Ma la cosa importante è che insieme si sentono parte di equipaggio, fanno squadra nella regata del Conero che è una gara importante!

I ragazzi possono sperimentare poi in un ambiente normale, sano e possono mettersi alla prova… cosa che in un ambiente ospedaliero o comunque all’interno della stanza di psicoterapia non possono certo fare!”.

Quali sono gli enti e le aziende che vi aiutano e vi sostengono?

“Capofila del progetto appunto è l’Ancona Yacht Club e come partner abbiamo la Scuola Nautica AYC Anpis Marche e l’Azienda sanitaria territoriale del dipartimento di salute mentale diretta dal dott. Massimo Mari. La nostra madrina del progetto è Claudia Rossi campionessa di vela.

Poi abbiamo il Comune di Ancona – Informacittà che dà anche un contributo. Gli sponsor principali sono la Frittelli Maritime di Alberto Rossi che ormai da nove anni ci ha continuato a sostenere e dall’anno scorso abbiamo la Sea ambiente e la SteMi – impianti.

Poi ci sono altri sponsor come la Garbage Group, Elezinco, La Face costruzioni, Impresa edile Websolute, Val Paint e la The Begin hotels e Valentina Fersini design.

So che voi sarete presenti ad un evento importante organizzato dal Rotary Club Ancona ed il dott. Roberto Trignani per il 22 ottobre alle Muse: ci sarà uno spettacolo che è anche un esperimento a carattere scientifico…

Il Rotary Club Ancona è da sempre un nostro sostenitore: oltre a grandissimi e prestigiosi ospiti musicali, come la Orchestra dell’Istituto sinfonico Abruzzese, Edoardo Vianello e gli Operapop, lo spettacolo è un esperimento scientifico vero e proprio: ci saranno dei sensori in platea che misurano le più grandi emozioni provate dagli spettatori durante le esibizioni!

Tutto sarà in beneficenza proprio per la nostra scuola di vela: siamo onorati perché sarà un evento di valore e di livello nazionale!

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