E’ stata effettuata la prima mappatura neuronale in alta risoluzione di quella parte del cervello umano che è preposta al linguaggio: la cosiddetta “area di Broca”.

Il lavoro è stato ottenuto grazie ad un team di ricerca internazionale, per l’Italia ha partecipato il Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non Lineari – LENS, che ha sede a Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze. I ricercatori italiani associati al LENS appartengono ai dipartimenti di Biologia, Fisica ed Astronomia, e Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze. Alla ricerca ha partecipato anche l’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle ricerche (Cnr-Ino). Per l’Italia il team è stato guidato da Francesco Saverio Pavone, docente di Fisica della materia presso il dipartimento di fisica dell’Ateneo fiorentino, e associato al LENS e al Cnr-Ino.

Con una nota stampa il Cnr fa sapere che il Team di lavoro ha creato un atlante cellulare completo della corteccia cerebrale del cervello umano a livello di singola cellula e che gli scienziati hanno utilizzato una combinazione di tecniche avanzate di imaging e analisi dati per ricostruire in maniera congiunta l’architettura cellulare di una regione del lobo frontale del cervello, nota come area di Broca.

Questa parte del cervello ha preso il nome dal neurologo francese Paul Broca, che per primo, a partire dal 1861, in seguito a degli esami effettuati prima su un paziente e poi a seguire su altri. Questi esami lo portarono a redigere un articolo che diede alle stampe in cui descriveva 8 casi clinici in cui una lesione al lobo frontale sinistro aveva determinato afasia. Il professor Broca formulò l’ipotesi che il linguaggio fosse controllato dall’emisfero sinistro esaminando anche casi di lesione all’emisfero destro che non avevano determinato la stessa conseguenza: cioè afasia.

Nella nota del Cnr si legge inoltre che la comprensione approfondita dei tipi di cellule cerebrali e la loro distribuzione spaziale è essenziale per capire come i circuiti neurali generano percezioni e comportamenti complessi. Viene quindi spiegato che il cervello umano è un organo estremamente articolato, che abbraccia una gamma sorprendente di scale spaziali, e per comprenderne le proprietà e la funzionalità è essenziale studiarne la struttura in dettaglio, nelle sue numerose classi di neuroni, e visualizzarne la distribuzione nell’intero volume del cervello.

Nel team internazionale fanno parte il Dipartimento di Radiologia dell’ Athinoula A. Martinos Center for Biomedical Imaging del Massachusetts General Hospital, Il Dipartimento di Ingegneria Biomedica della Boston University, il Nash Family Department of Neuroscience e il Friedman Brain Institute presso l’ Icahn School of Medicine at Mount Sinai (NY-USA), e il Dipartimento di Medical Physics e Biomedical Engineering dell’ University College (London – UK).

In Italia il lavoro è stato portato avanti anche grazie al supporto fornito dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze col progetto “Human Brain Optical mapping”. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances.

(Fonte Ufficio Stampa Cnr)

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