Alla Festa del Cinema di Roma si parla anche di Papillomavirus (HPV – Human Papilloma Virus) attraverso un cortometraggio dal titolo “Riscrivere”, presentato in anteprima proprio nella grande Kermes cinematografia della Capitale giunta alla sua diciottesima edizione.

“Riscrivere” è un cortometraggio promosso da MSD Italia con il patrocinio della Sltl – Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità pubblica. Diretto dal regista Mattia Lunardi e prodotto da Brandon Box, il corto attraverso quattro parole chiave: sensibilità – attenzione – rispetto – prevenzione, parla soprattutto ai ragazzi. Come ha detto Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice di MSD Italia “Oggi corriamo tanto e non abbiamo mai tempo. Ma c’è un tempo a cui non dobbiamo mai rinunciare ed è quello del dialogo per proteggere i nostri figli dalle malattie prevenibili”.

L’HPV –  è la più frequente infezione sessualmente trasmessa ed è stata classificata come il secondo agente patogeno responsabile di cancro nel mondo, si legge nel comunicato. Può causare tumori di cervice uterina, ano, vagina, vulva, pene, cavità orale, faringe e laringe. In Italia sono oltre 6.500 i casi che ogni anno sono attribuiti a infezioni croniche di ceppi oncogeni del virus del Papilloma umano, mentre è totale la responsabilità di questo virus per il tumore alla cervice uterina, lo scorso anno sono stati 2.400 casi.

Attraverso la storia di Linda, la protagonista del corto, che deve affrontare una diagnosi di tumore “si dà voce a tante storie reali”, ha detto il regista Lunardi. Linda è una giovane donna che riflette sulla sua vita passata, soprattutto sulle scelte fatte mentre si trova nel letto di un ospedale. Snodandosi tra le emozioni, i sentimenti e le incomprensioni dei protagonisti, il corto mette in luce la complessità delle relazioni personali e familiari invitando lo spettatore a riflettere sull’importanza dell’informazione per compiere scelte consapevoli che possono decidere il corso degli eventi.

Per Roberta Siliquini, presidente Sltl, non si può più rimandare bisogna trovare il tempo per la prevenzione. Ricorda che c’è un vaccino a disposizione “con un dimostrato profilo di sicurezza ed efficacia che copre oltre il 90% delle forme tumorali associate al virus”, ma sottolinea che in Italia purtroppo c’è una bassa adesione sia alla vaccinazione sia al Pap test per il tumore del collo dell’utero. “Dobbiamo imparare ad utilizzare questi strumenti”.

Infatti da un punto di vista sanitario ribadisce Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio, “la prevenzione non è un costo ma un risparmio, e il nostro compito è anche quello di cercare di ampliare il più possibile i luoghi di vaccinazione”. Aurigemma ha annunciato la volontà di patrocinare il cortometraggio per diffonderlo nelle scuole con lo scopo di sensibilizzare il più possibile i ragazzi.

Sull’argomento è intervenuta anche la senatrice Beatrice Lorenzin (già ministro della salute), la quale ha detto che “è arrivato il momento di fare educazione sessuale nelle scuole per prevenire le malattie trasmissibili sessualmente e che c’è ancora una grande strada da percorrere”.

Per Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, pensare alla salute non è qualcosa che riguarda solo l’età avanzata, perché non è così. “Bisogna parlare di prevenzione anche e soprattutto ai giovani attraverso il loro linguaggio dando una corretta informazione“.

L’attrice Rossella Ambrosini che ha interpretato Linda da adulta dice di “sentirsi fiera del messaggio di unione familiare e di sensibilizzazione nell’ambito della prevenzione dai tumori da HPV, così importante per noi donne”.

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