30 ottobre 2023. Si è tenuto nei giorni scorsi a Milano l’evento “Ageing well in an ageing society”, un momento focale per il programma di ricerca “Age-It”,finanziato con 115 milioni di euro del PNRR dal Ministero dell’Università e della Ricerca per fronteggiare le sfide ed opportunità poste dall’invecchiamento della società, nel quale l’INRCA, unico IRCCS delle Marche, gioca un ruolo preminente.

I ricercatori di Age-It si sono confrontati con le principali organizzazioni del settore – oltre quaranta enti tra Amministrazioni pubbliche, Cooperative, Aziende, Enti di Ricerca, Fondazioni, Enti del Terzo Settore, Fondi di investimento, Sindacati e Associazioni di categoria – per una verifica dell’attività svolta e uno sguardo al futuro.

Obiettivo dell’incontro è stato quello di presentare le sfide prioritarie in cui si articola Age-It, mostrare quanto finora realizzato, e raccogliere idee e proposte per orientare le attività future, al fine di massimizzare il suo potenziale impatto sulla società del futuro.

Sottolinea Giovanni Lamura, dell’INRCA, coordinatore del Board di Age-It deputato al coinvolgimento degli Stakeholders e alla diffusione dei risultati, che ha introdotto l’evento: “Questo incontro arriva dopo i primi nove mesi di vita di Age-It ed è fondamentale per assicurare che le attività che si stanno realizzando rispondano alle reali esigenze dei destinatari della nostra ricerca: le persone che invecchiano, i loro familiari e tutti gli operatori coinvolti nei settori influenzati dalle dinamiche dell’invecchiamento: il mercato del lavoro, la Silver Economy e i servizi di assistenza socio-sanitaria, solo per menzionarne alcuni.

Il workshop di Milano si è strutturato secondo dieci tavoli tematici, corrispondenti alle grandi “sfide” della ricerca in cui è articolato il progetto, coinvolgendo tutti gli aspetti, da quelli biologici, sanitari e demografici a quelli economici, giuridici e sociali di una società, come la nostra, che unisce natalità estremamente bassa ad un’aspettativa di vita sempre più elevata.

Diverse e strategiche le questioni affrontate: come può contribuire la società civile alla promozione di una società family-friendly?

Come accelerare il trasferimento alla società dei risultati provenienti dalla ricerca?

Come costruire un’integrazione tra operatori professionali e caregivers per promuovere un invecchiamento di successo?

Quali azioni e strumenti si possono adottare per rendere più sostenibile il rapporto tra domanda e offerta nelle cure di lungo termine?

Quali traiettorie e soluzioni – in termini di formazione, welfare aziendale e transizione al pensionamento – si possono implementare per una vecchiaia attiva? Come promuovere la giustizia intergenerazionale, l’inclusione e la sostenibilità politica del rapporto tra le generazioni? Quali sono le tecnologie avanzate per l’invecchiamento attivo su cui puntare?

Sono solo alcuni esempi delle domande trattate, per gettare le basi che vedrà occupati nei prossimi tre anni gli oltre 350 ricercatori di Age-It, con l’ambizione di rendere l’Italia il principale polo scientifico nella ricerca sull’invecchiamento.

Daniele Vignoli, Direttore Scientifico del Progetto, dell’Università degli Studi di Firenze, ha sottolineato: “Il punto di partenza di Age-It è rappresentato dall’eccezionalità della demografia italiana: l’allungamento della vita media è ai primi posti nel mondo, mentre la fecondità presenta i valori più bassi in Europa e tra i più bassi al mondo. Tali dinamiche demografiche forgiano una struttura per età caratterizzata da un invecchiamento senza pari. Age-It rappresenta il primo sforzo integrato e interdisciplinare a livello nazionale che unisce le eccellenze che studiano l’invecchiamento, tramite una triangolazione tra le forze delle scienze sociali, biomediche e tecnologiche“.

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