L’Istat fotografa la situazione delle strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie al primo gennaio 2022. A questa data i presidi residenziali attivi nel nostro Paese risultano 12.576. L’offerta è di circa 414mila posti letto, sette ogni mille persone residenti.

A livello territoriale, l’offerta è maggiore nel Nord-est con 10 posti letto ogni mille residenti, nel Sud invece, sottolinea il report, ci sono poco al di sopra di tre posti letto ogni mille residenti e copre solo l’11% dei posti letto complessivi. Nel dettaglio, per quanto riguarda la dotazione di posti letto per anziani non autosufficienti, è molto elevata nelle regioni del Nord. In particolare nel Nord-ovest si registrano 28 posti letto ogni mille residenti anziani e per il Nord-est 31 posti letto ogni mille residenti di pari età. Il valore minimo è al Sud con meno di sei posti letto ogni mille residenti.

L’Istituto nazionale di statistica evidenzia che al 31 dicembre 2021 il numero degli ospiti è 356.556i, di cui oltre tre su quattro anziani: l’incremento è del 4% rispetto all’anno precedente. Si inverte così la tendenza del periodo pandemico e il dato si riavvicina a quelli rilevati negli anni precedenti il Covid-19.

Il 75% degli ospiti è ultra-sessantacinquenne, il 20% ha un’età tra i 18 e 64 anni e il restante 5% è composto da minori.

Netta la componente femminile: su quattro ospiti anziani, tre sono donne.

Inoltre, su oltre tre quarti degli anziani assistiti nelle strutture residenziali, il 77%, ha superato la soglia degli 80 anni di età, quota che sale al 78% per i non autosufficienti.

Sono più di 341mila i lavoratori impiegati nel settore, cui si aggiunge una componente di oltre 31.500 volontari e poco più di 4mila operatori del servizio civile.

Secondo l’Istat, le strutture residenziali vengono gestite in maggioranza da enti non profit, almeno nel 45% dei casi, a seguire da enti privati (circa il 24%), enti pubblici (19%), enti religiosi (12%).

Nell’88% delle residenze i titolari gestiscono direttamente il presidio, nel 10% i titolari danno in gestione le loro strutture ad altri enti, nei restanti casi (2%) il presidio viene gestito in forma mista.

Differenze territoriali anche per la gestione. Al Nord, sette strutture pubbliche su 10 sono gestite direttamente o indirettamente da enti pubblici, mentre nel 6% dei casi sono gestite da enti non profit. La percentuale di strutture pubbliche gestite da enti non profit aumenta considerevolmente al Centro e nel Mezzogiorno (in entrambi i casi il 38% delle strutture presenti su quel territorio).

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