La prevenzione passa anche dalla buona comunicazione, al fine di educare i cittadini ad avere un ruolo attivo nel prendersi cura della propria salute, soprattutto la popolazione anziana e fragile.

E’ il messaggio lanciato alla due-giorni di Italia Longeva `La prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile nel PNPV 2023-2025´. Il rafforzamento della comunicazione, insieme alla riorganizzazione del servizi vaccinali in ottica di maggiori capillarità e flessibilità, sono tra gli obiettivi strategici del nuovo Piano per contrastare l’esitazione e la `fatica vaccinale´ – risultato della pandemia – e promuovere un’adesione più consapevole ai programmi di immunizzazione quale parte integrante di un corretto stile di vita volto al raggiungimento di un invecchiamento in buona salute.

Ad oggi, infatti, i bassissimi tassi di copertura vaccinale in adulti e anziani per le malattie infettive prevenibili da vaccino – influenza, polmonite pneumococcica, herpes zoster e Covid – continuano ad essere per gli esperti lontani dagli obiettivi.«Per vincere la sfida della disinformazione – spiega Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva – siamo da sempre attivi nel campo della comunicazione sociale. Con modalità e linguaggi cuciti sui bisogni di informazione della popolazione anziana per la quale la vaccinazione resta il gesto di prevenzione più facile e sicuro per guadagnare anni in buona salute».

Tra le novità del PNPV 2023-2025, particolare rilievo assume l’aggiornamento annuale del calendario vaccinale, inserito all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza. Il Piano, inoltre, sostiene l’implementazione di un modello a rete per la prevenzione vaccinale, attraverso i presidi territoriali – medici di medicina generale e farmacie – ma anche i centri vaccinali ospedalieri, assicurando così una presa in carico degli anziani e dei pazienti cronici.

«Con le circolari alle Regioni emanate nelle ultime settimane – conclude Francesco Vaia, Direttore della Direzione della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute – abbiamo rimarcato l’importanza di promuovere e ampliare l’offerta attiva delle vaccinazioni nelle categorie più a rischio:l’inserimento della vaccinazione nei PDTA rappresenta un elemento imprescindibile per rilanciare l’immunizzazione in anziani e fragili». (ANSA).

Nella foto Francesco Vaia Direttore della Prevenzione, Ministero Sanità

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