Digitalizzare per migliorare la qualità del servizio, ridurre il rischio clinico, rendere il lavoro del team più rapido, sicuro e preciso.

È stata la premessa che ha spinto, tre anni fa, il Gruppo KOS ad attivare la Cartella Clinica Elettronica (CCE) nelle RSA Anni Azzurri.

Una premessa che oggi si è trasformata in risultati concreti, a testimonianza che la trasformazione digitale del Gruppo sta avanzando velocemente.

Ma vediamo prima quali sono i benefici percepiti: miglioramento delle tempistiche di lavoro, maggior qualità del dato, comunicazione interna facilitata, documentazione clinica più leggibile e fruibile.

“La CCE ha rivoluzionato il modo di lavorare nelle RSA, abbiamo destinato oltre 20 milioni di euro alla trasformazione digitale, tra cui la CCE – spiega Giuseppe Motta Direttore Generale Anni Azzurri KOS –, in coerenza con l’impegno di garantire un’offerta di qualità e all’avanguardia per gli ospiti, i famigliari e il nostro personale, sul quale KOS non smette di investire. Abbiamo adottato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Confcommercio, un nuovo accordo che si colloca nella fascia migliore dei trattamenti contrattuali per il personale dipendente di realtà private sanitarie e sociosanitarie.”

La CCE di KOS è un software che è stato interamente personalizzato, sulla base dell’analisi dei processi clinici-assistenziali delle RSA.

Il sistema permette di aggiornare la cartella di ogni paziente in tempo reale, di completarla con immagini, di integrare servizi, pianificare attività personalizzate e di condividere le informazioni con tutto il team concretizzando un’assistenza globale all’individuo.

Tutto ciò sfruttando le potenzialità della digitalizzazione: alert, care chart, indicatori per monitorare la qualità dell’assistenza in termini di sicurezza, efficacia ed appropriatezza.

“Le RSA Anni Azzurri si distinguono per un’alta competenza medica, sono in grado di rispondere a prese in carico complesse, in cui la componente sanitaria è rilevante nella gestione quotidiana dell’ospite – continua Motta -. Per questa ragione, la CCE non è nata con una connotazione solo infermieristica, è stata disegnata insieme all’équipe medica. Siamo stati premiati dalla SIGOT per una recente ricerca basata sui dati raccolti con la CCE. Un riconoscimento al valore scientifico dello strumento e della sua utilità nel miglioramento dei processi assistenziali e di cura degli ospiti. Parliamo di 61 RSA, con una popolazione di circa 6.000 anziani”.

Ora si guarda agli sviluppi. “Il futuro è un’app per i caregiver, collegata alla CCE, in grado di comunicare in tempo reale la giornata dell’ospite, dalle attività svolte ai pasti consumati, e di agevolare lo scambio di informazioni tra personale e famigliari. Un tema che ci sta a cuore e che ha già trovato una sua prima espressione nel canale Instagram Anni Azzurri per te, nato per dare consigli sulla gestione del proprio caro a casa, facendo leva sull’esperienza ultraventennale di KOS nel settore del Long Term Care”.

La Cartella Clinica Elettronica di Anni Azzurri: funzionale ed efficace

La Cartella Clinica Elettronica (CCE) di KOS piace ai professionisti delle Residenze Anni Azzurri. A dirlo, una survey interna appena conclusa, che ha coinvolto 453 partecipanti in 32 Strutture con un questionario a 14 domande.

“La survey 2023 integra un’analisi svolta nel 2019, durante la mappatura dei processi clinico-assistenziali ed amministrativi, propedeutica all’introduzione della CCE del Gruppo KOS – spiega la Dottoressa Chiara Monti, Direttore Medico e Qualità Divisione RSA Anni Azzurri KOS -. Erano state coinvolte 8 RSA ancora sprovviste di CCE, con lo scopo di fotografare le condizioni di lavoro e di qualità e sicurezza delle cure basate sulla documentazione clinica ed assistenziale cartacea, in vista di un futuro confronto con i dati ottenuti dal passaggio alla digitalizzazione”.

Le rilevazioni della survey 2023 sono quindi state confrontate con i risultati ottenuti all’epoca, per identificare, attraverso trend e differenze, l’impatto e il valore che il software CCE può avere nelle RSA che già lo utilizzano, sondando le opinioni delle figure professionali che lo adoperano quotidianamente durante la giornata lavorativa.

“Il confronto tra i dati di allora e la percezione attuale rilevata nelle 32 strutture dotate di CCE, ha identificato un miglioramento in molteplici aree, ha permesso di evidenziare i punti di forza della digitalizzazione e le aree di potenziale ulteriore sviluppo, in vista dell’estensione del software a tutte le RSA del Gruppo KOS”.

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