Atteso da tempo e ipotizzato a lungo, finalmente il bonus animali domestici è stato inserito dal governo nella legge di Bilancio appena approvata. A confermarlo ufficialmente è l’uscita in Gazzetta Ufficiale del testo della Manovra. Vediamo cosa dice in sintesi.

Chi ha diritto?

Il bonus è riservato “ai proprietari di animali d’affezione che abbiano un valore dell’Isee inferiore a 16.215 euro e un’età superiore a 65 anni”, dunque non a tutti. Oltre al fondo, resta ovviamente valida la detrazione delle spese veterinarie in dichiarazione dei redditi: essa è pari al 19% delle spese veterinarie sostenute fino a un importo massimo di 550 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro. Per questo non ci sono limiti di Isee.

Per quali prestazioni?

Sono oggetto di bonus le prestazioni professionali rese dal veterinario, l’acquisto di medicinali veterinari prescritti, le spese per analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie accreditate, a fronte di fattura o scontrino fiscale.

Come viene finanziato

Il Bonus altro non è che un fondo del ministero della Salute volto a “sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie e operazioni chirurgiche veterinarie nonché nell’acquisto di farmaci veterinari”. Per finanziare questo fondo, il governo ha disposto degli stanziamenti per un totale di 750mila euro in tre anni (2024-2026). Le risorse sono così ripartite: 250mila euro per quest’anno, il 2024; 250mila euro per l’anno prossimo, il 2025; 250mila euro per quello ancora dopo, il 2026.

Quali animali “hanno diritto”?

E’ importante capire cosa si intende per “animali d’affezione” o “da compagnia”? Secondo il Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) del 28 febbraio 2003, con questo termine si intendono quegli animali “tenuti, o destinati a essere tenuti, dall’uomo per compagnia o affezione senza fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy, da riabilitazione e impiegati nella pubblicità”. Si presume che nella dicitura “animali d’affezione” verranno inclusi tutti gli animali da compagnia di cui “si può certificare una proprietà” ossia cani, gatti, roditori, conigli, furetti e uccelli (escluso però il pollame).

E i pesci rossi?

Per includere pesci di ogni genere, anfibi, invertebrati e animali acquatici, bisognerà attendere altre specifiche che verranno pubblicate prossimamente, entro Pasqua, allorchè sarà anche pubblicato il modulo per fare domanda.

Quando fare domanda?

Infatti se da una parte sono certi i requisiti dell’Isee e dell’età anagrafica, non sono ancora chiari le modalità di erogazione dei fondi nonché i criteri di ripartizione delle risorse. Tutte queste informazioni verranno pubblicate “entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore” della legge di Bilancio attraverso un “decreto del ministro della Salute, adottato di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze”.

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