Cento anni fa nasceva Franco Basaglia (Venezia 11 marzo 1924 – Venezia 29 agosto 1980), il medico che ridiede dignità ai malati psichiatrici. Dopo aver conseguito la laurea in medicina a Padova si trasferì in Inghilterra dove ebbe modo di conoscere il metodo “Maxwell Jones”, un sistema di parità tra medico, paziente e operatori sanitari. Tornato in Italia nel 1961 fu chiamato a dirigere il manicomio di Gorizia, qui mise in atto il metodo inglese perché trovò una situazione terribile nei confronti dei malati. Prima Gorizia e poi Trieste, da queste città con Basaglia parte la ‘rivoluzione’ della psichiatria che porta nel 1978 alla legge 180 sulla chiusura dei manicomi in Italia.
In un luogo simbolo della battaglia fatta da Basaglia, presso l’ex manicomio di Santa Maria della Pietà, oggi sede di ambulatori della ASL 1 di Roma, si è tenuta la cerimonia per l’emissione del francobollo dedicato al Centenario della nascita di Franco Basaglia.
Alla cerimonia erano presenti il Presidente del Municipio XIV Marco Della Porta che ha ringraziato la preziosa intuizione dell’iniziativa, il Commissario Straordinario Giuseppe Quintavalle, psichiatra alla guida della ASL Roma 1, Pompeo Martelli, Direttore del Museo Laboratorio della Mente, Roberta Sarrantonio di Poste Italiane e Matteo Taglienti dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
Il Commissario Straordinario Giuseppe Quintavalle, ha parlato di Basaglia come “visionario e innovatore, che ha cambiato la gestione dei pazienti affetti da patologie psichiatriche e ancora oggi è per tutti un riferimento importantissimo. La rivoluzione basagliana è proprio questo: cure di prossimità negli stessi luoghi del contesto comunitario. Da psichiatra e direttore di aziende sanitarie è anche il mio sogno, portare avanti un lavoro interdisciplinare che conduca alla presa in cura, una risoluzione dei problemi di salute (fisici e mentali) nella piena dignità e nel pieno rispetto della persona”.